Contagi ancora in crescita. Isolati 1.071 nuovi casi nelle ultime 24 ore. L’Iss: “L’indice Rt a 0,83 potrebbe essere sottostimato”

Sono 1.071 i casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore (ieri 947): il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus dall’inizio dell’epidemia è di 258.136. Lo rende noto il ministero della Salute. Il numero totale di attualmente positivi è di 17.503, con un incremento di 825 rispetto al 21 agosto. Tra gli attualmente positivi, sono 64 (-5) in cura presso le terapie intensive; 924 persone sono ricoverate con sintomi, con un incremento di 5 pazienti rispetto a ieri; 16.515 malati sono, invece, in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto al giorno precedente i deceduti sono 3 in più e portano il totale a 35.430. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale, invece, a 205.203, con un incremento di 243 persone rispetto a ieri. Il numero di tamponi effettuati nelle ultime ventiquattro ore ammonta a 77.674 (ieri 71.996), per un totale di 7.940.266.

Il 63,8% dei nuovi casi di Covid-19 diagnosticati tra il 3 e il 16 agosto è stato trovato grazie alla intensa attivit- di indagine, con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti oltre che di screening. Il dato è contenuto nel bollettino settimanale sull’evoluzione dell’epidemia pubblicato oggi dall’Istituto superiore di Sanità. Nel dettaglio nel periodo considerato il 31,5% nell’ambito di attività di contact tracing mentre il 32,3% dei nuovi casi è stato identificato tramite attività di screening. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (31,2%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%).

L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui soli casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio-12 agosto 2020, è pari a 0,83. Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutualmente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane. In questo particolare momento dell’epidemia, ricorda l’Iss, l’indice di trasmissione (Rt) calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale.

Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza. A partire dalla metà di giugno, sottolinea il bollettino, è aumentato il numero di nuovi casi di infezione da virus SARS-CoV-2 importati da uno stato estero, ma la maggior parte delle nuove infezioni è stata contratta localmente. In particolare, nel periodo 3-16 agosto 2020 sono stati segnalati 779 casi di infezione da virus SARS-CoV-2 in cittadini italiani di ritorno da un viaggio all’estero, che rappresentano solo il 27,2% del totale. L’Italia, segnala il documento nelle conclusioni, si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza a un progressivo peggioramento. Nelle due ultime settimane si rileva la trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti.