Conte attacca la Meloni durante un comizio a Catania

Conte ha attaccato il governo e la premier Meloni su temi che sono al centro del dibattito politico nazionale ed internazionale.

Conte attacca la Meloni durante un comizio a Catania

Conte ha usato parole dure contro il premier Meloni e il suo governo, colpevoli di essere immobili dinanzi ai problemi attuali e alle opportunità da cogliere come il Pnrr. Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi dato appuntamento ai suoi sostenitori al corteo di protesta del prossimo mese di giugno.

Conte attacca la Meloni durante un comizio a Catania

Giuseppe Conte si è recato a Catania, in piazza Dante, per supportare la candidatura di Maurizio Caserta, candidato unico del fronte progressista in città, in vista delle amministrative del 28 e 29 maggio. Le prime parole sono state sul Pnrr con il rischio che i fondi siano persi per l’immobilità del Governo: “Non possiamo permettere che le risorse del Pnrr vadano perse – ha Conte – ma l’arroganza del silenzio, di chi vuole gestire, far da sè, e sta dilapidando queste risorse. Con il Pnrr stiamo perdendo, ed è imperdonabile, una grande opportunità ma di compenso, con il progetto dell’autonomia differenziata, stiamo realizzando il disastro del Paese, stiamo distruggendo l’unità e la coesione di questo nostro Paese”.

“Per 5 o 6 volte, in Europa, in tutti i passaggi in cui i parlamentari di Giorgia Meloni hanno dovuto votare – ha aggiunto l’ex premier – e pronunciarsi per i fondi del Pnrr, si sono astenuti. Il che significa che se si fossero tutti astenuti non avremmo mai avuto quei soldi. Oggi li stanno gestendo e li stanno gestendo male”.

Il leader dei 5 Stelle ha affrontato i temi del Pnrr, salario minimo e reddito di cittadinanza

Al centro dei pensieri del leader del Movimento 5Stelle ci sono sempre i lavoratori ed in particolare il reddito di cittadinanza. “In ogni decreto ci infila una norma a favore degli evasori e dei corrotti e poi vai a far cassa per 1-2 miliardi sulla pelle dei più poveri e cambia il nome al reddito di cittadinanza. Poi, di fronte a 4 milioni e mezzo di lavoratori che prendono 4 o 5 euro lordi l’oro, Meloni dice che il salario minimo non serve. È un governo scollegato dalla realtà”.

“Vi ricordate quando ha detto che con loro sarebbe finita la pacchia in Europa? – aggiunge – La pacchia è finita per lei, per Fratelli d’Italia, per Salvini. Stanno seguendo passivamente tutte le istruzioni che arrivano dalla base Nato e da Washington”. Poi attacca Zelensky: “È arrivato in Italia e ha zittito il papa. Secondo Zelensky noi dovremmo continuare a rifornirlo di armi e chi si offre, come papa Francesco, per una mediazione di pace deve stare al posto suo e non deve interferire. Siamo alla follia”.

Annuncio del corteo di protesta su TikTok

Il leader del Movimento 5 Stelle ha dato appuntamento su TikTok a Roma il 17 giugno per un corteo di protesta: “Il Governo Meloni ha introdotto maggiore precarietà, sempre più contratti a termine e voucher, e in più ha tagliato la spesa sociale per le persone in difficoltà, accusandoli di essere divanisti. In compenso hanno trovato soldi per maggiore forniture militari per la guerra in Ucraina. Ritroviamoci il 17 giugno a Roma, partiremo da piazza della Repubblica, sfileremo in corteo e ci ritroveremo a largo Corrado Ricci”.