Conte leader con un voto su Rousseau. L’Avvocato del Popolo: “Voglio l’ok della piattaforma”. E intanto manda una diffida a Casaleggio

Giuseppe Conte vuole che su Rousseau si voti sul leader del Movimento 5 Stelle. L'Avvocato del Popolo ha detto di volere che gli iscritti M5s

Conte leader con un voto su Rousseau. L’Avvocato del Popolo: “Voglio l’ok della piattaforma”. E intanto manda una diffida a Casaleggio

Giuseppe Conte vuole che su Rousseau si voti sul leader del Movimento 5 Stelle. Ai senatori grillini riuniti per una consultazione l’Avvocato del Popolo ha detto di volere che gli iscritti M5s si riuniscano e si esprimano sulla sua leadership e anche sul nuovo Statuto da votare.

Conte leader con un voto su Rousseau. L’Avvocato del Popolo: “Voglio l’ok della piattaforma”. E intanto manda una diffida a Casaleggio

La mia non sarà “una investitura dall’alto” ma “passerà da un voto della piattaforma” perché il principio della democrazia interna “è fondamentale e va salvaguardato”.  Il principio di democrazia interna è “fondamentale” e “lo dobbiamo salvaguardare”, ha aggiunto, si apprende ancora. Senza una indicazione “ampia e condivisa sarei io il primo a capire che non ci sono le condizioni per proseguire”, ha notato.

Conte indica le sue priorità – l’ambiente, la giustizia sociale e l’inclusione, un nuovo modello economico – ma soprattutto si pone in ascolto dei parlamentari, che chiedono di essere coinvolti nel processo in atto e hanno lamentato la ‘distanza’ percepita dai vertici. “L’investitura di Beppe Grillo”, assicura l’ex premier, non basta a farne il nuovo leader: mandatemi proposte, chiede, voglio “ampio e franco confronto” che tuteli “la democrazia interna”.

La diffida a Casaleggio

La Stampa racconta che però non tutto va a gonfie vele. Alcuni minacciano di non aderire al suo progetto e, di conseguenza, di non versare più un euro nelle casse del partito se prima non cadrà la regola dei due mandati. Deputati e senatori al secondo giro si sono fatti i conti in tasca. Se la legislatura arrivasse alla sua fine naturale, tra restituzioni e tfr, risparmierebbero circa 150 mila euro a testa. Problema non da poco, quello dei finanziamenti interni, dato che nel suo piano l’ex premier prevede una «scuola di formazione politica», la riorganizzazione sul territorio, un dipartimento che si occupi di coordinare a livello internazionale le politiche M5S e la nascita delle Piazze delle idee per attirare la società civile. E questo perché «bisogna essere più inclusivi e meglio organizzati», sottolinea.

Intanto Vito Crimi sta preparando una diffida da inviare a Casaleggio, nel caso in cui si rifiutasse di mettere al voto su Rousseau la proposta di modifica dello Statuto e la seguente votazione per il capo politico. Con Conte come probabile unico candidato. E Conte annuncia anche che vedrà gli amministratori locali e gli iscritti prima di chiudere la fase di ascolto. I senatori invocano la partecipazione alle scelte ed elencano le loro priorità. Il ministro Stefano Patuanelli, che spinge nella direzione dell’alleanza con il Pd, invoca la definizione di un “perimetro politico chiaro” in cui collocarsi, a partire da “uguaglianza e giustizia sociale”.