Conte a Report asfalta Renzi e Salvini: “Inopportuni gli incontri con lo 007”

Giuseppe Conte ai microfoni di Report parla dello 007 Marco Mancini e dei suoi incontri con i due Mattei: Renzi e Salvini.

Conte a Report asfalta Renzi e Salvini: “Inopportuni gli incontri con lo 007”

Giuseppe Conte ai microfoni di Report parla dello 007 Marco Mancini e dei suoi incontri con i due Mattei: Renzi e Salvini. L’ex presidente del Consiglio respinge le accuse del leader di Italia Viva sui suoi rapporti con Mancini e ricorda il suo ruolo istituzionale e quello dei due senatori.

Conte a Report asfalta Renzi e Salvini: “Inopportuni gli incontri con lo 007”

«Renzi dice che Marco Mancini è un mio uomo? Mancini è un uomo dell’intelligence. È una concezione assolutamente abnorme dire che una persona dell’intelligence è un uomo di questo o di quello…», esordisce Conte ai microfoni di Report. «Ho incontrato Mancini solamente in occasioni ufficiali in sedi istituzionali», continua l’ex presidente del Consiglio. Che poi affonda: «Renzi e Salvini che hanno incontrato Mancini prima della caduta dei miei governi? Chi ricopre un ruolo istituzionale deve sempre dare conto del proprio operato», il commento sugli incontri tra lo 007 e i leader di Italia Viva e Lega svelati in esclusiva da Report.

Nella puntata di stasera si parlerà di Salvini, che ha ammesso di aver incontrato Mancini. Il segretario della Lega Matteo Salvini, ha ammesso ai microfoni di Report di aver incontrato varie volte l’agente segreto. Durante lo svolgimento dell’inchiesta i nostri inviati avevano raccolto informazioni, poi confermate da una fonte qualificata, che Salvini avrebbe incontrato più volte Marco Mancini, non solo in sedi istituzionali, ma anche in autogrill, circostanza che il leader della Lega non conferma né smentisce. Sempre secondo una delle fonti incontrate da Report, la frequentazione tra il politico e l’uomo dei servizi sarebbe di vecchia data, i due si sarebbero incontrati anche a Cervia, in occasioni delle visite di Salvini al Papeete, il locale venuto alla ribalta nei giorni della crisi del primo governo Conte.

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