Contro Cirio e Pentenero, M5s sceglie Sarah Disabato

Sarà Sarah Disabato la candidata di M5s alla presidenza della Regione Piemonte. Appendino: "E' la candidata naturale e la persona giusta"

Contro Cirio e Pentenero, M5s sceglie Sarah Disabato

Sarà Sarah Disabato la candidata del Movimento Cinque Stelle alla presidenza della Regione Piemonte. La presidente del gruppo consiliare pentastellato a Palazzo Lascaris e coordinatrice regionale M5s è stata scelta per sfidare gli avversari di centrodestra e centrosinistra, Alberto Cirio e Gianna Pentenero. L’ufficializzazione della candidatura è arrivata oggi durante una conferenza stampa alla quale era presente anche la vicepresidente M5s, l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino.

“RIAPRTIRE DAI DIRITTI PER TUTTI”

“Diritti, alla sanità per tutti, a un ambiente sano, al lavoro, diritti sociali, delle famiglie, delle donne, degli studenti”, le parole d’ordine di Disabato. secondo la neo-candidata, infatti, sono quelle che determineranno il suo programma. “Dobbiamo recuperare il gap creato in anni di malgoverno del centrodestra e centrosinistra, che su molti aspetti sono due facce della stessa medaglia”, dice. “Il M5s si differenzia dagli altri perché mette al centro i programmi e la squadra. E se dovessi scegliere una parola chiave – afferma – è diritti, che spesso nella nostra regione sono negati”.

Primo tema, quello della sanità. “Serve coraggio nelle scelte, quello che è mancato in questi anni e lo stanno pagando i piemontesi” dice, sottolineando che “se i cittadini soffrono la carenza di servizi sanitari è perché la Regione non ha un piano socio sanitario, il che significa che la partita più importante è gestita alla giornata”. “Vogliamo partire dal lavoro che abbiamo fatto in Consiglio con le battaglie portate avanti in questi anni – aggiunge -, in cui non abbiamo solo fatto opposizione ma siamo riusciti a portare idee che anche gli altri hanno condiviso e approvato”.

DISABATO CANDIDATURA NATURALE, E’ LA PERSONA GIUSTA

“Sono contenta della scelta di Sarah”, ha commentato Appendino, “perché è una giovane donna che ha vissuto tutte le fasi del Movimento 5 Stelle. È davvero tenace e appassionata e ha maturato esperienza e competenza durante gli anni di opposizione a Cirio in Regione. Nelle battaglie in cui crede non molla mai e sarà la guida del Movimento per un Piemonte che deve tornare a investire seriamente sulla sanità pubblica, che non può essere un bene di lusso; che stia al fianco dei lavoratori coinvolti nelle tantissime crisi aziendali che stanno uccidendo il nostro tessuto industriale e che abbia il coraggio di stare dalla parte dei cittadini più fragili”.

“DA BARI UN QUADRO DESOLANTE DELLA POLITICA”

Ma la presentazione della candidatura è stata anche l’occasione, per Appendino, per dire la sua sulla complicata situazione politica nazionale, dopo lo strappo Conte-Schlein:  “Non spetta a me, spetta a Elly Schlein decidere cosa fare del Partito Democratico, ma che ci fossero dei problemi politici ad oggi attualmente irrisolti nel Pd torinese penso fosse una cosa nota a tutti. Io non ho nessuna intenzione di entrare nelle vicende giudiziarie è chiaro che leggendo i giornali, quelle telefonate, quelle parole, emerge un quadro desolante della politica e mi auguro che non si voglia delegare questo alla magistratura e nascondere la testa sotto la sabbia”.

E, circa l’inchiesta su presunti voti di scambio per le amministrative 2021 che ha sconvolto Bari, aggiunge: “L’indagine non ci riguarda e non ci vogliamo entrare. Ma ripeto che emerge un quadro desolante della politica e credo che questo, peraltro, allontani le persone in un momento in cui invece abbiamo bisogno di un avvicinamento e di una maggior fiducia nelle istituzioni”.