Cop28, Tozzi: “Da Dubai una colossale presa per i fondelli”

Per il climatologo Mario Tozzi alla Cop28 si è buttata via un'altra occasione mentre la salute del pianeta peggiora.

Cop28, Tozzi: “Da Dubai una colossale presa per i fondelli”

Una nuova bozza di accordo diffusa dalla presidenza della Cop28 parla di riduzione dei combustibili fossili e non più di uscita. Mario Tozzi, climatologo, che ne pensa?
“C’è poco da dire. È il solito fallimento già annunciato da tempo. Io l’ho già scritto quattro giorni prima che cominciasse la Conferenza. È un fallimento perché se non decidi una strada per uscire dai combustibili fossili non ha senso. Invece si parla di riduzione. Sono passi indietro. Prima c’era l’obiettivo di azzerarli nel 2050 poi non più, ora sì, forse, ne dobbiamo uscire però non si sa quando, chi, come, in che percentuale. È una colossale presa per i fondelli. Del resto se pensi di andare a parlare della Bibbia a casa del diavolo…”.

Nella nuova bozza di accordo c’è anche il nucleare.
“Altra stupidaggine… mica che il nucleare abbia emissioni per carità…ma per fare una centrale da noi ci vorranno 20 anni e il momento di crisi è già bello che superato, siamo già spacciati. Non è utile nel breve periodo. Anche se dovesse triplicare, il nucleare ci darà il 7% dell’energia globale fra 40 anni. A che serve? A nulla. Si dovrebbe puntare sulle rinnovabili, subito. Punto. Oggi il ministro Pichetto Fratin ha annunciato il nucleare in Italia sì, ma senza le centrali e allora come lo facciamo? Lasciamo stare…”.

L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale dell’Accordo di Parigi entro 1,5 gradi, che fine ha fatto?
“Considerando gli investimenti che stanno facendo le compagnie petrolifere, gassifere e carboniere sul medio periodo, sappiamo già che arriveremo a 2,7. Ci siamo raccontati la storia dell’1,5 che non aveva alcun fondamento. I responsabili sono loro, dovrebbero pagare loro. Dovrebbero almeno investire la metà dei guadagni in rinnovabili che potrebbero fare essi stessi ma non lo fanno perché i combustibili fossili sono troppo remunerativi”.

I dati sull’inquinamento nelle città italiane sono sempre più allarmanti.
“Se si può uscire dalle emissioni climalteranti si potrebbe uscire anche da quelle che inquinano e basta. Ma anche questo non verrà fatto. Verrebbe la voglia di arrendersi. Fanno bene quelli di Ultima generazione… dovrebbero incatenarsi a tutte le strade”.

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