Copasir da azzerare. Ora la Lega butta la palla in tribuna. Volpi vuole modificare la legge sui Servizi segreti

Per uscire dall’impasse delle ultime settimane il presidente del Copasir, Raffaele Volpi, chiede le dimissioni di massa di tutti i membri.

Copasir da azzerare. Ora la Lega butta la palla in tribuna. Volpi vuole modificare la legge sui Servizi segreti

Prova a uscire dall’impasse Raffaele Volpi (nella foto), presidente del tanto conteso Copasir, l’organismo di vigilanza sui servizi segreti: dimissioni di massa per consentire “una ricomposizione dello stesso con cinque esponenti dell’opposizione, permettendo quindi tra essi la libera scelta del presidente”. Non solo, il leghista propone anche di lavorare a una modifica della legge sui Servizi segreti. Un’apertura dopo l’atteggiamento oltranzista degli ultimi giorni (leggi l’articolo): parole che vengono lette come uno spiraglio da FdI – che reclama giustamente lo scranno più alto del Copasir per Adolfo Urso – anche se ora la parola passa direttamente ai leader Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che non intrattengono rapporti proprio idilliaci.

Nella lettera indirizzata al segretario leghista, pubblicata ieri dal Corriere della sera, la leader dell’opposizione non usa giri di parole: “Il tuo ruolo nella nostra coalizione è centrale e questa è l’occasione per essere all’altezza della prospettiva di governo futuro, dimostrando rispetto per le norme e le istituzioni”, precisando anche che la vicenda della presidenza del Copasir non sia un problema tra Lega e FdI o una questione di poltrone, ma di “tenuta delle regole”.

Polemica la replica di Salvini: “Piuttosto che bloccare tutto per litigi e appetiti, meglio che si dimettano tutti”, afferma, tirando poi una sonora stoccata all’alleata: “Io mi occupo di riapertura, vaccini, rimborsi… Se poi se qualche poltrona interessa a qualcuno la lasciamo con tranquillità”. Un affondo a cui Meloni replica stizzita: “Se avessi voluto farne una questione di poltrone sarei andata al governo o comunque avrei aperto il tema di tutte le commissioni di garanzia, che per prassi vanno all’opposizione”. Sulla questione Copasir è insomma tutto un botta e risposta, un gioco al rilancio ma la situazione è chiara: l’unico che può risolvere la grana è lo stesso Salvini. Con un deciso passo indietro e non la solita melina.