Coronavirus, il bollettino di oggi: 14.218 nuovi casi e 377 morti. Iss: trend dei contagi in aumento in 13 regioni

Coronavirus, il bollettino di oggi: 14.218 nuovi casi e 377 morti. Iss: trend dei contagi in aumento in 13 regioni

Tornano ad aumentare, nelle ultime 24 ore, i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia. Sono 14.218 contro i 13.659 di ieri, a fronte di un numero sostanzialmente invariato di tamponi (oltre 270mila). Il tasso di positività sale, per il terzo giorno di fila, al 5,2% (ieri 5%). In calo i decessi, 377 contro i 422 di ieri, per un totale di 90.618 vittime dall’inizio dell’epidemia. Tornano a scendere le terapie intensive, 2.142 (-9) con 132 ingressi del giorno, e i ricoveri ordinari, 19.575 (-168). I guariti sono 14.995 in più.

In calo anche gli attualmente positivi che, secondo quanto riferisce il bollettino giornaliero del ministero della Salute, sono 429.118 (-1.159), 407.401 (-982) si trovano in isolamento domiciliare. La regione con l’incremento maggiore di nuovi casi è la Lombardia (+2.504), seguita da Campania (+1.665), Emilia Romagna (+1.364)), Puglia (+1.215) e Lazio (+1.141).

Il report settimanale dell’Istituto superiore di Sanità-ministero della Salute evidenzia un lieve peggioramento dell’epidemia con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso (7 contro 10). In 13 regioni si segnala un trend di casi in aumento. Mentre l’Rt nazionale è stabile a 0.84.

La diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni è più lieve di quella osservata le precedenti settimane: 273,01 per 100.000 abitanti (18-31 gennaio) contro 289,35 per 100.000 abitanti (11-24 gennaio). L’Italia, inoltre, si trova in un contesto “preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza”.

L’Iss conferma “la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone” e di “restare a casa il più possibile”. E’ fondamentale che “la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie”.

“Ci sono molte regioni che sfiorano Rt intorno a 1 – ha detto il numero uno dell’Iss Silvio Brusaferro (nella foto) – e questo indica che c’è una situazione di stallo e non di decrescita della curva, e 13 regioni hanno un trend di casi in aumento. Tutto questo è un segnale di allerta e potenziale segnale di controtendenza che richiede grande attenzione nel mantenere le misure di mitigazione anche alla luce delle varianti”.