Coronavirus, in Italia i contagi rallentano ma il rischio di una nuova escalation dell’epidemia resta elevato. Situazione sempre più grave in Francia e Spagna

Sono 878 i nuovi casi registrati nella giornata di ieri in Italia, in calo dunque rispetto ai 953 di lunedì. In questo momento sono 19.714 le persone positive al Covid-19 nel nostro Paese ma bisogna anche considerare che si è notevolmente elevato il numero dei tamponi esaminati: 72.341 contro i 45.914 del giorno prima e che, sebbene nei reparti Covid-19 vi siano al momento 1.058 degenti, in terapia intensiva ci sono solo 66 persone e continuano a crescere i guariti (206,105). Il totale dei decessi è salito a quota 35.445. Sia nella Lombardia che nel Lazio nessun decesso, ma continua a salire il numero delle persone contagiate al rientro delle vacanze: nella regione governata da Nicola Zingaretti su 143 casi di nuovi positivi, il 52% sono link di rientro, quelli dalla Sardegna sono ben il 48% (69 casi).

“La curva epidemiologica è legata prevalentemente ai casi di rientro, giovani e asintomatici e prosegue l’attività di testing e di tracciamento”, ha sottolineato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Basti considerare che solo tra lo staff del locale di Briatore, il Billionaire di Porto Cervo sono stati riscontrati 63 casi di postivi al Covid-19. I dati non sono definitivi e potrebbero subire qualche modifica, intanto in Sardegna, nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 34 nuovi casi mentre il numero delle vittime resta invariato a 134 in tutto.

Il locale di Flavio Briatore, anche lui positivo e ricoverato al San Raffaele di Milano, è chiuso dal 17 agosto per decisione dell’imprenditore in risposta alle misure restrittive adottate dal Governo nazionale e dal sindaco di Arzachena. Chiuso da lunedì anche un altro storico locale della Costa Smeralda, il Sottovento, mentre in Veneto, a Treviso si è registrato un un’importante focolaio nello stabilimento Aia di Vazzola: 182 casi di contagio su 560 test del tampone eseguiti. In tutto il Veneto, invece, salgono di 56 i nuovi contagiati, per un totale di 2119 attualmente positivi mentre in Lombardia sono 119 i nuovi casi (sono stati eseguiti 9.879 test del tampone), in terapia intensiva ci sono sempre15 ricoverati e nei reparti Covid-19 è salito a 158 (+5) il numero dei degenti.

Nelle ultime 24 ore non si è verificato nessun decesso. Situazione migliore in Emilia Romagna: 65 i nuovi casi di contagio nella regione, dove sono stati effettuati 11mila test del tampone nelle ultime 24 ore. Lunedì i casi di contagio erano stati 116 su 5.019 test eseguiti. In Campania, al contrario, si è registrato un leggero rialzo: nella giornata di ieri sono emersi 138 casi di contagio (su 3.620 tamponi): sono 41 quelli legati ai rientri dalle vacanze: 23 dalla Sardegna e 18 dall’estero. In ogni caso si parla molto di una possibile rischio di ripresa dell’epidemia ma in Italia i dati sui contagi settimanali sono ancora molto contenuti.

Situazione più preoccupante in Francia e nel resto d’Europa, gli aumenti maggiori si registrano in Grecia, Spagna, Romania e Repubblica Ceca. Comunque sia, nel Vecchio Continente i decessi aumentano meno dell’uno per cento a fronte di un trend a livello globale del 4 per cento, dato che rispecchia l’aumento osservato negli Stati Uniti (4%). Il numero di positivi su scala mondiale è in aumento dell’8% (il 5,7% negli Usa). Nel resto del mondo, il paese in cui si riporta il maggior aumento di decessi è l’Argentina, +21,5% rispetto alla settimana scorsa. Era un paese dell’America Latina finora poco colpito, ma a questo ritmo rischia di raggiungere gli altri (siamo ad oggi a 154 decessi per milione di abitanti, in Brasile sono 545). Altri paesi in netto aumento sono l’India (+13%), la Colombia (+12%) e il Sud Africa (+11%).