Coronavirus, scuole e musei vanno riaperti. Il Tar dà ragione al Governo e mette in riga il governatore delle Marche. Ma Ceriscioli emana una nuova ordinanza

Smacco del Tar al presidente dem della regione Marche. Ieri il tribunale amministrativo, con decreto urgente del suo presidente, ha sospeso in via cautelare l’ordinanza con la quale il governatore Luca Ceriscioli ha disposto la chiusura di scuole e musei per l’emergenza Coronavirus. Un atto che imponeva anche lo stop di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi ordine e tipologia, fino al prossimo 4 marzo. Un’ordinanza degna di uno scenario apocalittico che, però, per i giudici amministrativi non è accettabile in quanto al momento della sua emissione non sussisteva alcun caso accertato nelle Marche.

L’unico rischio, come segnalato dai giudici, sarebbe stato legato alla prossimità del territorio amministrato da Ceriscioli con l’Emilia Romagna in cui erano già stati individuati alcuni casi. Un provvedimento giudicato eccessivo anche dal Governo perché in netto contrasto con quanto disposto per i territori non toccati dal contagio. Proprio per questo tra il governatore del Pd e il premier Giuseppe Conte era iniziato un duro braccio di ferro con il primo che si difendeva dalle accuse spiegando che: “Non è una scelta politica ma suffragata dai tecnici della Regione”. Una tesi che non convinceva il capo del Governo che impugnando l’ordinanza affermava: “Lo Stato c’è e si fa rispettare”.

Ceriscioli, tuttavia, non si è dato per vinto e ieri ha firmato una nuova, valida dalle 24 di giovedì alle 24 di sabato 29 febbraio. “Faremo una nuova ordinanza – ha annunciato sempre ieri il governatore -, come la precedente ma più breve nei tempi di validità, con nuove motivazioni perché nell’altra non potevamo mettere i casi positivi che, al momento dell’emanazione, non erano stati ancora identificati. Parliamo di sei casi positivi nella provincia di Pesaro e Urbino, un centinaio in osservazione. Quindi un’accresciuta situazione in termini di complessità, che vogliamo affrontare con decisione e senso di responsabilità”.