Cos’è la pericardite: sintomi, cause, cure e rischi dell’infiammazione che ha colpito Crosetto

Il ministro Crosetto è stato ricoverato per pericardite: cos'è, quali sono i sintomi, i rischi e il trattamento da seguire.

Cos’è la pericardite: sintomi, cause, cure e rischi dell’infiammazione che ha colpito Crosetto

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Carlo di Nancy di Roma a causa di una sospetta pericardite. Di cosa si tratta e da cosa deriva? Quali sono le cure e quanto preoccupa questa malattia? 

Cos’è il pericardio

Partiamo dal principio. Il cuore è un organo cavo, vuoto al suo interno. Ha una parte muscolare, il miocardio, e una membrana che lo riveste: il pericardio, appunto. Si tratta di un tessuto che si può infiammare e che in alcuni casi dà vita a sintomi anche preoccupanti, tanto che spesso pone il soggetto di fronte a una situazione apparentemente simile a quella che si verifica in caso di infarto. 

Cos’è la pericardite

La pericardite non permette al cuore di funzionare come dovrebbe: in sostanza è come se fosse schiacciato e il muscolo non riesce a espandersi come dovrebbe. Fenomeno che dà vita al dolore e alle alterazioni del ritmo cardiaco, con un aumento di battiti e una sensazione di malessere. 

La pericardite solitamente si manifesta con un forte dolore al torace, che arriva all’improvviso – quasi come una coltellata – e poi può accentuarsi con la respirazione. Il dolore può raggiungere anche il collo, la spalla sinistra e il dorso.

Spesso non si ha una causa specifica o quantomeno individuabile con facilità, in altri casi il problema può derivare da infezioni o da precedenti malattie come può essere il Covid. Per la diagnosi ci si basa sui sintomi e sullo sfregamento pericardico, oltre che sulla presenza di un versamento di liquido pericardico all’esame radiologico. 

Come detto il problema può derivare anche da un’infezione virale e in quel caso il trattamento deve essere sintomatico. Quando il problema è virale il cuore viene circondato dal liquido che si crea tra la membrana esterna e la sua parete, mentre la forma costrittiva è molto più rara. 

Come si cura la pericardite

In caso di pericardite, bisogna innanzitutto determinare il tipo di infiammazione e le sue motivazioni. Solitamente il trattamento consiste in analgesici, farmaci antinfiammatori, colchicina. Solo in pochi casi si ricorre a un intervento chirurgico. Il cardiologo, solitamente, interviene capendo per prima cosa se il problema è legato a un’infezione virale e, in quel caso, deve cercare di ridurre infiammazione e dolore, somministrando anche antinfiammatori per riassorbire il liquido in eccesso. Va comunque sottolineato che nella maggior parte dei casi la pericardite si conclude senza complicanze né recidive, anche se esiste il rischio di problematiche peggiori, come nel caso del tamponamento cardiaco.