Costi-benefici del Tav, Ponti: “Scegliere tocca alla politica. I conti sono trasparenti e contestabili, le ideologie meno. Abbiamo rispettato gli standard internazionali”

L'audizione del professor Marco Guido Ponti alla Commissione Trasporti della Camera dedicata al Tav

“Occorre scegliere tra gli investimenti pubblici, sul tavolo ci sono investimenti per 132 miliardi, è chiaro che bisogna determinare priorità e scegliere. E scegliere tocca alla politica. Se bisogna scegliere lo strumento internazionale dominante è l’analisi costi-benefici, anche se non è uno strumento perfetto, potrei parlare per un’ora delle sue imperfezioni”. E’ quanto ha detto il professor, Marco Guido Ponti, coordinatore per l’analisi costi-benefici sulle opere pubbliche, nel corso della sua audizione dinanzi alla Commissione Trasporti della Camera dedicata al progetto Tav Torino-Lione.

“L’analisi – ha spiegato ancora Ponti – è manipolabile, ma molto meno di altri strumenti. I parametri di ingresso possono variare, ma sono oggetto di standard internazionale. Noi riteniamo comunque che fare i conti, con tutti i difetti che possono avere, è meglio di agire per ideologia. C’è un vantaggio di trasparenza. I conti non risolvono tutti i problemi, ma migliorano il dibattito democratico più di tutte le ideologie, e il progetto Tav ha avuto un carico ideologico molto elevato”.

“E’ stato detto – ha aggiunto il professore – che la commissione non era neutrale perché alcuni membri si erano già espressi sulla Tav. Ma il nostro operato è come quello di un medico coscienzioso che vede un quadro clinico critico. Erano i numeri che ci davano un quadro critico già prima, e hanno continuato a darlo. Non c’è stato un atteggiamento ideologico. Ho detto più volte che se avessi visto numeri diversi sul traffico e i costi relativi sarei diventato subito pro-Tav. Non contestiamo l’autonomia della politica, ma per ragioni di trasparenza democratica penso che sia un dovere politico basare le decisioni sui conti. I conti – ha concluso Ponti – sono trasparenti e contestabili, le ideologie meno”.

“Mi aspetto – ha poi aggiunto Ponti ai microfoni di Rai Radio1 – che la relazione abbia un ruolo importante nelle decisioni. Chiunque faccia questo mestiere pensa di aver fatto un buon lavoro al servizio della collettività. Mi aspetto che abbia un peso importante ma non esclusivo. Non sono un ingenuo. La politica ha le sue procedure e le sue decisioni. Credo che sia un contributo importante che non si può non avere sotto mano. Ma non che sia il Vangelo”.

Ponti, infine, ha annunciato che la prossima analisi costi-benefici di cui si occuperà il suo gruppo di lavoro riguarderà la Brescia-Padova. Il lavoro, ha precisato il professore, “è già molto avanzato” e la sua pubblicazione “è imminente”.