Il Covid ha i mesi contati. Il 2022 sarà l’anno della svolta. Sileri: “Non vivremo per sempre col Green Pass. Finirà quando si passerà da una pandemia a un’endemia”

Il sottosegretario Sileri ha detto che siamo in un momento di transizione e che presto si arriverà anche a togliere la quarantena ai vaccinati.

Il Covid ha i mesi contati. Il 2022 sarà l’anno della svolta. Sileri: “Non vivremo per sempre col Green Pass. Finirà quando si passerà da una pandemia a un’endemia”

“Il Green Pass non è un passaporto che dura 10 anni, avrà una scadenza. Non vivremo per sempre col green pass, è temporaneo e vedrà una fine quando finirà la fase pandemica del virus. Tutto dipenderà dalla circolazione del virus, quando si passerà da una pandemia a un’endemia con una circolazione minima del virus. Allora, a quel punto, il green pass non servirà più. Credo che il 2022 sarà davvero l’anno della svolta”. È quanto ha detto Radio 24 (qui per riascoltare l’intervento) il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.

“Io credo che arriveremo a togliere la quarantena ai vaccinati – ha aggiunto Sileri – passando per una ulteriore riduzione. E’ un momento di transizione questo, le cose stanno andando molto bene, osserviamo ciò che accadrà nelle prossime settimane come contagi dopo aver riaperto tutto comprese le scuole, poi penso che sia auspicabile e di buonsenso liberare chi è vaccinato dalle quarantene”.

“Perché non viene fatto subito? Perché – ha spiegato il sottosegretario – vi è sempre il rischio di varianti, stiamo monitorando l’eventuale presenza di varianti, le vaccinazioni stanno andando molto bene ma è così in tutti i paesi del mondo”.

Sulle quarantene a scuola, Sileri ha poi aggiunto: “Aspettiamo cosa dirà il Comitato tecnico scientifico, ma anche qui il buonsenso legato alla vaccinazione, e all’opera di screening nelle classi sotto i 12 anni anche con i test salivari, dovrà limitare le quarantene per le classi”.

Il sottosegretario alla Saluta, a proposito della scuola, precisa che “dipenderà dal tipo di classe e da quella che è la possibilità di contatto: nelle classi più piccole è più facile che si verifichi un contatto e quindi è più difficile poter gestire delle quarantene ristrette”. “Mentre nelle classi in cui ci sono soggetti un po’ più grandi – ha detto ancora – è chiaro che è tutto più semplice perché i contatti sono più limitati”.