La giornata del primo giro di consultazioni: Fico e Casellati da Mattarella. I 5 Stelle si stringono intorno a Di Maio, Zingaretti detta la linea: 5 punti per trattare. Autonomie, Leu e + Europa: sì al Governo M5S-Pd

Via alle consultazioni. Dopo che il premier Giuseppe Conte ha ufficializzato le sue dimissioni davanti al Capo dello Stato, oggi i partiti cominciano a salire al Colle. Sergio Mattarella vedrà i vari esponenti delle forze politiche e cercherà di capire se ci sono le basi (e soprattutto i numeri) per sostenere una nuova maggioranza o se è maggioritaria la volontà di andare a elezioni anticipate. I segnali che arrivano dal Quirinale, però, sono molto chiari: non sarà il presidente della Repubblica a convincere i partiti e le nuove alleanze non saranno sua iniziativa, ma soprattutto chiunque si presenterà per guidare il Paese dovrà proporre “un progetto serio e stabile”. Altrimenti, l’alternativa più credibile è quella di avere un governo tecnico che porti alle elezioni nel giro di pochi mesi: in ogni caso non sarà il governo gialloverde a gestire l’eventuale fase elettorale.

La strada quindi è molto stretta e, secondo le ricostruzioni, è difficile che questa volta il presidente possa concedere la carta degli incarichi esplorativi. Gli incontri si svolgeranno in due giorni: si inizia con i partiti minori e si chiude con gli ex soci di governo.

QUI 5 STELLE.Fondamentale, stando anche ai contatti di questi giorni, saranno i colloqui con il Partito democratico e il Movimento 5 stelle. Una parte del Pd, i renziani soprattutto, hanno già dato la loro disponibilità e i 5 stelle sembrano possibilisti. I 5 stelle per il momento non commentano, cogliendo l’occasione per ricordare a tutte le forze politiche di essere il primo partito in Parlamento, con una propria maggioranza relativa. “Domani, al termine delle consultazioni, comunicheremo le nostre valutazioni. Questo è il momento del rispetto delle istituzioni”, recita un comunicato dei 5 stelle. E proprio il faccia a faccia con Mattarella potrebbe cambiare le carte in tavola. Anche per questo motivo nel primo giorno di consultazioni i capigruppo del M5s Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli hanno diffuso una nota per spiegare che “si affideranno alla volontà del presidente Sergio Mattarella che segnerà la strada da seguire dopo che Matteo Salvini ha aperto un’assurda crisi di governo in pieno agosto. Il MoVimento è unito e compatto intorno al capo politico Luigi Di Maio. Siamo un monolite. E adesso siamo concentrati sulle consultazioni”.

QUI PD. Nel frattempo una parte del Pd, i renziani soprattutto, hanno già dato la loro disponibilità e i 5 stelle sembrano possibilisti. Il problema fondamentale rimangono le tensioni interne: sia tra i due avversari storici, ma anche all’interno degli stessi gruppi. Il segretario dem Nicola Zingaretti ieri è stato chiaro e dopo il discorso di Conte all’Aula lo ha accusato di “autoassolversi” per un’esperienza che comunque è, secondo lui, “fallita”.

E oggi il segretario è andato oltre proponendo cinque punti di trattativa ai 5 stelle: “Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo vasto della sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociali, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”. Il documento del segretario è stato approvato per acclamazione, all’unanimità. “Abbiamo la responsabilità e il dovere di verificare se esiste una nuova maggioranza parlamentare. Serve un Governo forte: chiarezza e nessuna confusa ammucchiata”, ha ripetuto Zingaretti ai suoi.

IL CALENDARIO. Per prima cosa il presidente della Repubblica sentirà telefonicamente il presidente emerito Giorgio Napolitano. Quindi alle 16 inizieranno gli incontri al Colle. La prima a essere ricevuta sarà la presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati. Alle 16.45 toccherà al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. Alle 17.30 si inizierà con i partiti. Per primo arriverà il gruppo parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV); alle 18.00 toccherà al Misto del Senato; alle 18.30 il Misto della Camera; alle 19.00 Liberi e uguali. Giovedì 22 agosto, Mattarella incontrerà: alle 10 Fdi; alle 11 il Partito democratico; alle 12 Forza Italia; alle 16 la Lega e alle 17 il Movimento 5 stelle.

DIRETTA

Ore 19.00 – “Sono 11-12 senatori del Gruppo Misto al Senato favorevoli ad appoggiare un nuovo Governo M5s-Pd” nel caso si trovi un accordo di programma condiviso. Lo ha riferito la capogruppo e senatrice di Leu Loredana De Petris al termine della consultazioni con il presidente Sergio Mattarella.

Ore 18.47 – “Abbiamo espresso al presidente della Repubblica le nostre preoccupazioni sulla precipitazione del Paese al voto, anche di natura democratica molto seria, nel senso che si rischierebbe in un momento come questo per molte forze politiche di non poter neanche presentare le liste. Quindi riteniamo questa idea di un voto anticipato così precipitoso abbastanza pericolosa. La maggior parte delle componenti e dei senatori che sono all’interno del Gruppo Misto pensa che sia necessario avere la buona volontà di poter provare a costruire una ipotesi di governo non breve, non di transizione, non un accordicchio tanto per evitare le elezioni ma provare a costruire un governo politico, perché il Paese ha bisogno di cambiare molto”: così la senatrice Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto del Senato.

Ore 18.05 – Mattarella incontra la delegazione del Gruppo Misto del Senato

Ore 17.52 – Nessun problema ad un Conte bis con una maggioranza diversa, ovviamente” dice Julia Unterberger al termine del colloquio al Quirinale con Sergio Mattarella. La presidente del gruppo Autonomie del Senato spezza più di una lancia in favore di Giuseppe Conte per il suo stile “così diverso da quello di altri politici italiani che vediamo anche su Twitter”.

Ore 17.40 – È iniziato al Quirinale il primo colloquio politico nell’ambito delle Consultazioni per la formazione del nuovo governo. Dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono arrivati i rappresentati del gruppo parlamentare delle Autonomie guidato da Juliane Unterberger.

Ore 17.38 – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sentito telefonicamente il presidente emerito Giorgio Napolitano. Lo ha annunciato il consigliere della comunicazione del capo della Comunicazione, Giovanni Grasso.

Ore 17.17 – Silvio Berlusconi arriverà a Roma questa sera in vista delle consultazioni al Quirinale dove il gruppo di Forza Italia è atteso domani dal presidente Sergio Mattarella. In vista dell’appuntamento al Colle Berlusconi riunirà questa sera a Roma lo stato maggiore del partito.

Ore 17.12 – Mezz’ora di colloquio tra Mattarella e Fico, che va via senza rilasciare dichiarazioni

Ore 16.42 – Il presidente della Camera Fico è arrivato al Colle per il colloquio con Mattarella

Ore 16.17 – La presidente del Senato Casellati è uscita senza rilasciare dichiarazioni

Ore 16.10 – Zingaretti: “Non vogliamo e non possiamo entrare in un Conte bis”. “Discontinuità vuol dire che ovviamente non vogliamo e non possiamo entrare in un governo che propone il Conte bis, il proseguimento di un governo che abbiamo combattuto. Tutti si facciano carico della necessità di avviare un nuovo governo”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti a La7.

Ore 16 – La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati è giunta al Quirinale per il colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella.