Cuperlo in copertina, già ha vinto la sua partita nel Pd. È il grande sponsor di Orlando nella sfida per la segreteria. Qualunque cosa accada avrà più peso

Gianni Cuperlo, deputato triestino del Pd, è riuscito a ritagliarsi uno spazio politico che, dopo la batosta subita alle ultime primarie, sembravaprecluso

Da sconfitto eccellente a uomo forte dell’anti-renzismo nel Pd. Ma con il vantaggio di non essere accusato di scissionismo. Gianni Cuperlo, deputato triestino del Partito democratico, è riuscito a ritagliarsi uno spazio politico che, dopo la batosta subita alle ultime primarie, sembrava ormai precluso. E ora è il grande sponsor del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Nello scorso fine settimana, infatti, Cuperlo ha lanciato la campagna elettorale: è pronto a metterci la faccia in giro per l’Italia, cercando di convincere quegli elettori, tentanti dal progetto scissionista del Movimento democratici e progressisti, ad appoggiare il Guardasigilli. Sì, perché l’ex consigliere di Massimo D’Alema, esponente della minoranza dem ma mai sotto l’ala bersaniana, conserva quel fascino e soprattutto il dotto eloquio dell’intellettuale comunista che sa come rivolgersi alla base storica, quella che ha accettato il cambiamento di alcuni valori anche a sinistra. Ma che non è riuscita a digerire l’epoca del renzismo: una fase che Cuperlo, pur con lealtà (ha anche votato Sì al referendum sulla riforma della Costituzione), ha aspramente criticato. “Ti manca la statura del leader, anche se coltivi l’arroganza del potere”, disse all’allora segretario Renzi durante una direzione del Pd. Insomma, comunque vada, Cuperlo è destinato a essere uno dei vincitori del congresso: se a Orlando dovesse andare male, lui sarebbe sempre uno dei frontman dell’opposizione interna.

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