Da accusatore ad accusato: il balzo di Woodcock. Sul caso Consip il procuratore finisce nel mirino della Cassazione: avrebbe violato il riserbo

l pg della Cassazione apre un'azione disciplinare per le frasi di Woodcock riportate da Repubblica. Cresce il dubbio ci sia allora scontro tra procure

Ancora una volta il pm di Napoli Henry John Woodcock si guadagna spazio sulle pagine dei giornali. Ma questa volta non per qualche sua inaspettata inchiesta o per qualche altro “pizzino” trovato in discarica, come capitato per l’indagine sull’ormai famoso caso Consip che vede tra gli altri indagati anche Alfredo Romeo, Tiziano Renzi e Luca Lotti.

No, questa volta a finire sotto accusa è lo stesso Woodcock che, con un triplo salto carpiato, passa da accusatore ad accusato. Il Procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo, infatti, ha deciso di avviare un’azione disciplinare nei riguardi del pm di Napoli Henry John Woodcock in relazione ad un articolo pubblicato il 21 aprile dal quotidiano La Repubblica nel quale si riportavano frasi virgolettate del magistrato riferite alla vicenda Consip. Nell’articolo venivano riferite alcune frasi che il magistrato avrebbe pronunciato parlando con i suoi colleghi dell’inchiesta e, in particolare, dei rapporti tra le procure di Napoli e Roma e dell’indagine avviata dai pm romani nei confronti di un ufficiale del Noe, Giampaolo Scafarto.

Vedremo se quest’azione disciplinare avrà risvolti. Non è detto, infatti, che non possa portare a sollevare Woodcock dalla stessa inchiesta. Certo, questo farebbe pensare che allora lo scontro (più politico che giudiziario) tra le procure di Napoli e Roma non sia poi così inventato.