Dal governatore ai comitati. Tutti i fronti aperti di Manfredi “accerchiato”

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è nella sua prima fase critica. Bagnoli e voragini: è finita luna di miele.

Dal governatore ai comitati. Tutti i fronti aperti di Manfredi “accerchiato”

A metà della sua consiliatura il sindaco Gaetano Manfredi è nella sua prima fase critica. Dagli attacchi frontali del governatore Vincenzo De Luca ai comitati di Bagnoli pronti ad assediare il prossimo consiglio comunale fino alla delicata questione della voragine al Vomero e le critiche sulla manutenzione ordinaria. Sono questi alcuni dei fronti aperti per il primo cittadino che rispondo colpo su colpo. “Non c’è necessità di alcuna blindatura”.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è nella sua prima fase critica. Bagnoli e voragini: è finita luna di miele

Non nasconde la sua seccatura Manfredi, in merito all’incontro avuto con il commissario regionale del Pd, Antonio Misiani, e il deputato del Pd, Marco Sarracino. Un incontro che arriva dopo i diversi attacchi e le critiche che il sindaco ha ricevuto dal vertice della Regione Campania a seguito dei suoi ripetuti inviti sulla necessità che Regione e Governo collaborino. Manfredi ha definito l’incontro “cordiale” ed ha spiegato che è stato incentrato “sulle prospettive riguardanti soprattutto l’amministrazione della città”. La freddezza tra i due enti è in corso da diversi mesi e si è palesata anche durante l’iniziativa sull’autonomia differenziata all’Istituto per gli Studi filosofici dove il governatore era il grande assente.

Il sindaco di Napoli risponde seccato dopo il vertice Dem con Sarracino e Misiani: “Non c’è necessità di blindatura”

“Il Sindaco Manfredi e il suo entourage avevano assunto chiari impegni con la popolazione tra cui il confronto continuo nel merito delle scelte. Impegni che ad oggi, dopo essere stata a Roma e aver preso accordi tanto con il Governo che con Base 15 (scatola cinese del gruppo Caltagirone), sono stati disattesi”. Queste sono le parole dei comitati di Bagnoli dopo la proposta di uno stadio lanciata da Aurelio De Laurentiis e, soprattutto, dopo l’annuncio di una rimozione parziale della colmata. “Tra una dichiarazione e l’altra, il sottobosco si muove. I costruttori stanno gongolando, gli affaristi stanno venendo nuovamente fuori, ma non sarà facile per voi. Andiamo al prossimo consiglio comunale del 20 marzo – conclude la nota – per ricordare che a decidere non saranno le stanze chiuse e le tasche di pochi”. Intanto la rete Set sui diritti all’abitare si sta mobilitando sulle varianti del Piano regolatore. Nelle scorse settimane l’Unione inquilini ha denunciato la carica di sfratti da parte dell’ufficio Casa del Comune nei confronti anche di persone anziane e fragili per piccole morosità.

A Bagnoli i comitati sono pronti ad assediare il consiglio comunale e si mobilitano anche sul Piano regolatore

Al Vomero monta la protesta dopo una prima manifestazione e un ulteriore sit-in dei residenti. La voragine di via Morghen, a cui sono seguiti allagamenti e infiltrazioni con la chiusura di diverse strade del quartiere collinare, hanno fatto esplodere la protesta. La Rete sociale No Box – Diritto alla città ha sfidato Manfredi a un incontro in piazza. Ad essere contestata è stata anche la modalità di un incontro a Palazzo San Giacomo con alcuni residenti e commercianti senza includere le decine di famiglie interessate dal dissesto e sfollate dalle loro case. In questo contesto si è inserito l’ex sindaco Luigi de Magistris che ha ingaggiato una vera e propria battaglia personale contro Manfredi e ha lanciato la sua corsa per candidarsi al Comune nel 2026: “l’attuale sindaco è il vero motivatore della mia scelta”, ha detto ieri in radio l’ex pm. Per Manfredi c’è la prima prova politica: uscire da una fase critica.