Dal tribunale a Bruxelles, torna in corsa Mastella

di Antonella Aldrighetti

Si vota il 25 maggio, ma ci sono solo pochi giorni ancora per conquistare un posto. Nomi più o meno eccellenti che si rincorrono, e la sorpresa è dietro l’angolo. Giuseppe Scopelliti ad esempio, dimissionario governatore della Calabria dopo la recentissima condanna a 6 anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per lo scandalo dei bilanci truccati al comune di Reggio Calabria: sarebbe lui uno dei neocandidati del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano a Bruxelles. Verso la riconferma, sempre nelle file dello stesso partito Potito Salatto, Roberta Angelilli, Alfredo Pallone e Alfredo Antoniozzi che ha incominciato già a inondare di manifesti le vie della capitale. Per la lista Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale non potrà mancare la candidatura dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno che si ritroverà a competere anche con il riconfermato Marco Scurria e con il giornalista Magdi Cristiano Allam. Nel partito del cavaliere immancabile la candidatura di Giovanni Toti nel collegio del nord est. Al centro ritroviamo sempre nelle file di Forza Italia il veterano Antonio Tajani alle sua terza candidatura. A lui terrà compagnia Armando Cusani, presidente della provincia di Latina (decaduto in base alla Legge Severino in quanto destinatario di due condanne per abuso d’ufficio risaenti all’epoca in cui era sindaco di Sperlonga).. Al sud svetta il nome di  Raffaele Fitto. Assieme a Fitto torna nelle liste per un seggio a Bruxelles niente poco di meno che Clemente Mastella, entrato da pochissimo nelle file degli Azzurri. Non mancherebbe anche una vecchia gloria romana dell’ex Msi poi del Pdl e ora FI, Domenico Gramazio. Confermate anche alcune tra le signore: Lara Comi, Licia Ronzulli, Elisabetta Gardini. Immancabile Iva Zanicchi.  Tra i grandi esclusi, o meglio autoesclusi, l’ex coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino che ammette “non penso alla candidatura ma solo ai processi”. Passando alla compagine del centrosinistra, a prendere per buone le ultime anticipazioni, il Pd guadagnerebbe due punti percentuali a scapito di Forza Italia fino a superare ben il 30 per cento dei consensi. Qui tiene banco da qualche giorno la ‘candidatura sì, candidatura no’ del senatore Goffredo Bettini che era data per certa qualche giorno fa quando è stato ospite dell’evento ‘Un’Europa per l’Italia’ al Castello San Martino di Priverno. A oggi le voci su Bettini sono parecchie e poco foriere di ottimismo. Questione di scaramanzia? Vedremo, di certo la lotta intestina nel Pd troverà modo di sfogarsi proprio nelle candidature più che nel voto in Parlamento. Tra le ipotesi Pd più accreditate per le new entry c’è quella di Lucia Annibali, l’avvocato sfregiata al volto dall’ex fidanzato. Con lei anche Cecile Kienge il cui nome è stato confermato dalla stessa Debora Serracchiani. Altro nome in lizza quello di Massimo D’Alema che, secondo alcune voci, avrebbe voluto candidarsi capolista al Sud. Qui, però, Matteo Renzi preferirebbe Paolo De Castro che vorrebbe ricoprisse la poltrona di commissario europeo all’Agricoltura. La situazione appare bloccata e presto il segretario Pd avrà un incontro con gli europarlamentari in scadenza. E’ invece probabile la conferma di Pier Antonio Panzeri e Sergio Cofferati.

Nel centro Italia confermato anche l’uscente David Sassoli. Mentre, in Campania, si vocifera di una candidatura per Antonia De Mita, figlia di Ciriaco. Cui papà lascerebbe il posto.  Tra i nuovi televolti candidati che, diciamolo, piacciono tanto ai partiti nazionali ci potrebbe essere quello di Susanna Petruni (Tg1) e di Ilaria Capitani del Tg Prlamento. Alla Lega Nord non dispiacerebbe invece la candidatura di Sonia Sarno sempre del Tg1. Quanto ai vendoliani di Sel aspirerebbero a vedere capolista Maria Cuffaro del Tg3. Poche indiscrezioni albergano invece nelle file dei pentastellati dove qualche ora fa è stato dato il via alle candidature in rete per il M5S. Al centro infine continua a tenere banco il dibattito su una possibile alleanza per il voto di maggio tra i popolari dell’ex ministro Mario Mauro, l’Udc di Casini e il Ncd. Tuttavia dal campanile assicurano che tra poche ore sarà sciolta anche l’ultima riserva.