Dalla prossima settimana le consegne delle dosi del vaccino Pfizer torneranno al 100%. Sileri: “Deve essere aumentata la produzione”

Dalla prossima settimana le consegne delle dosi del vaccino Pfizer torneranno al 100%. Sileri: “Deve essere aumentata la produzione”

“I ritardi accumulati questa settimana nella consegna delle dosi dei vaccini saranno recuperati entro metà febbraio in tutti gli Stati membri. Dalla prossima settimana le consegne torneranno al 100% delle dosi previste settimanalmente”. E’ quanto ha affermato un portavoce della Commissione europea in conferenza stampa, in riferimento ai prodotti delle aziende Pfizer e BioNTech.

I ritardi nella consegna – nel complesso circa il 35-40% di dosi in meno – sono dovuti, secondo l’azienda produttrice, a lavori effettuati nello stabilimento di Puurs in Belgio. L’approvvigionamento dei vaccini, il proseguo delle campagne immunizzazione nazionali ed eventuali ulteriori restrizioni in chiave anti-Covid-19, saranno oggetto di discussione di un summit in videoconferenza tra capi di Stato e di governo dell’Ue in programma oggi pomeriggio.

“Non vorrei entrare in questa polemica – è quanto ha detto a Radio Cusano Campus il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri – che non è utile né ai cittadini, né alla politica, né  all’industria. La Pfizer, con un lavoro straordinario, ha prodotto un vaccino. Non si sapeva la data, è stata fatta una ricerca, poi le varie fasi e anzi il vaccino è stato prodotto anche in anticipo rispetto alle attese. Alla Pfizer in questo momento è stato chiesto di produrre più dosi, questo significa dover interrompere il ciclo produttivo da qualche parte, ampliarlo e ricominciare a fornire. Se per alcune settimane hai una riduzione del numero di dosi fornite, che poi però recuperi, a fronte di una maggiore produzione in toto che garantirà più dosi nei prossimi mesi non ci vedo nulla di male”.

“In questa fase di estrema confusione – ha detto ancora Sileri -, con un virus che fa migliaia di morti, buttare benzina sul fuoco non serve. Aspettiamo due settimane, dopodiché ogni azione è necessaria, anche legale, ma aspetterei le due settimane che la Pfizer ha chiesto per ampliare la produzione. Forse l’avvertimento è avvenuto un po’ tardi, potevano dirlo prima, ma in un momento in cui serve forza e coesione, non serve in questo momento attaccare, serve ragionare sul fatto che deve essere aumentata la produzione. Tranquillizziamo la popolazione, poi magari farò mea culpa fra due settimane, ma al momento non vedo problemi”.