Dall’Europa

Di Gaetano Pedullà

Un mix di assoluzioni e prescrizioni tira fuori Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri dal processo Mediatrade, lo stesso per il quale l’ex Cavaliere si sta facendo i servizi sociali. Chi gestiva con ruoli operativi Mediaset è salvo. Chi aveva lasciato da tempo ogni carica in azienda invece è condannato. Misteri della giustizia italiana, la stessa che ieri ha messo sulla graticola il governatore Pd dell’Emilia Romagna – subito dimissionario – Vasco Errani.

Il vero processo all’Italia si teneva però a Bruxelles, dove l’Ecofin si è chiuso con un sostanziale rinvio a giudizio. Da questa riunione dei ministri economici dell’Unione europea, il nostro Governo doveva uscire con qualche concessione per mettere risorse fresche a disposizione della crescita. Renzi ci ha provato in tutti i modi, arrivando a proporre di scorporare dai vincoli del Patto di stabilità gli investimenti per l’innovazione. Non se ne parla nemmeno, la risposta, con la stupidata del secolo: non ci sono spese buone e spese cattive.

Dunque la nuova Europa sarà come la vecchia. Si andrà avanti contrattando un aiutino qua e una dilazione là. Robetta con cui non si cura certo la crisi che stiamo vivendo. E men che meno si può ragionare su l’unica cosa seria da fare per non portare lentamente ma inesorabilmente molti Paesi a uscire dall’Eurosistema: consentire di investire subito 50 o anche 100 miliardi nella crescita a fronte di riforme durissime. Paesi come l’Italia aumenterebbero ancora il debito pubblico, ma in pochi anni ripartirebbero e potrebbero ripagare quanto dovuto. Così, invece, continuiamo a illuderci di poter restituire i 2 mila miliardi di debito. Un’illusione, appunto.