Datagate, l’Italia fa la vittima

di Giuseppe Cantore

Senza macchia e senza peccato. I Servizi segreti italiani sono puliti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti ha garantito sulla lealtà dei servizi segreti italiani, affermando che lo scandalo del Datagate riguarda soltanto l’intelligence Usa e i suoi rapporti con l’Europa. “Garantisco su correttezza, lealtà e funzione positiva dell’intelligence italiana, non abbiamo da nascondere le mani nella marmellata” ha detto Minniti, che ha la delega ai servizi segreti, durante una conferenza del Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza. Per Minniti, i servizi difenderanno “in questo mondo complicato principi di sicurezza e di libertà dei cittadini italiani senza guardare in faccia nessuno”. “E’ evidente che c’è un problema che riguarda l’intelligence del paese più potente del mondo, gli Usa, e che c’è un problema nel rapporto tra l’intelligence degli Usa e quella dell’Europa”, ha detto ancora il sottosegretario. Il caso Datagate, con le rivelazioni sul presunto spionaggio globale da parte dei servizi segreti Usa delle comunicazioni di numerosi capi di Stato e di governo europei, oltre che di milioni di cittadini, ha provocato una dura reazione da parte dell’Unione europea, che ha chiesto agli Stati Uniti di riscrivere le regole sulla collaborazione tra intelligence. Per Minniti “siamo in un momento molto difficile, un momento senza precedenti”. Di fronte “alla crisi più difficile” l’intelligence italiana non può rispondere chiudendosi in se stessa ma aprendosi, ha detto ancora il sottosegretario Pd, annunciando che “nelle prossime ore, nei prossimi giorni” firmerà un protocollo d’intesa con il garante sulla privacy sulle questioni della cyber-sicurezza. Intanto, il premier Enrico Letta ha dato mandato al sottosegretario con delega ai servizi segreti Marco Minniti di convocare giovedì prossimo una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr), dedicata alla sicurezza delle telecomunicazioni.