Vai al contenuto
LA NOTIZIA
  • Home
  • Editoriali
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Cronaca
  • Tv e Media
  • Roma
  • Milano
Menu
Abbonati
22/03/2023
20:03
Governo Guerra in Ucraina Roma Milano
Redazione

De Masi: “Un pugno di persone ci rifila la realtà che preferisce”

Vespa, Merlino & C. padroni della tv. De Masi: "Protetti dall’informazione. Così destre e sinistre resistono”.

Pubblicato il 15 Febbraio 2023 di Greta Lorusso

Professore Domenico De Masi, sociologo del Lavoro, si può battere uno schieramento politico che ha dalla sua buona parte dell’informazione?
“Io sono un sociologo per cui noi sociologi conferiamo all’informazione e alla comunicazione in genere un ruolo e un valore particolari. In secondo luogo sono stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione e sono particolarmente di parte. Credo che l’informazione e la comunicazione siano un fattore decisivo della dinamica sociale contemporanea ma, proprio perché è decisivo, è un fattore che si può appropriare sia di tutti gli aspetti positivi sia di tutti gli aspetti negativi di questa società. In questo momento io credo che la comunicazione, soprattutto per quanto riguarda la politica oggi è più responsabile degli aspetti negativi che non di quelli positivi. Oggi abbiamo una comunicazione monopolizzata da pochissime persone, saranno non più di una ventina quelli che fanno da mediazione tra ciò che avviene nella realtà e ciò che viene percepito da 60 milioni di italiani. E chi sono questa ventina? Quelli che tengono le chiavi della comunicazione o perché dirigono giornali di grande tiratura o perché gestiscono talk show di grande audience per cui praticamente noi non sappiamo quello che avviene realmente in Italia e nel mondo ma sappiamo quello che queste 20-30 persone vogliono farci sapere. E questa è una condizione terribile. E tutto questo è gestito dalla corporazione dei giornalisti, come un tempo gli aristocratici gestivano come risorsa la terra mentre gli industriali le fabbriche. Oggi i detentori del potere sono i gestori della comunicazione, ovvero i giornalisti”.

Come in queste elezioni hanno influito le tv con i canali Mediaset e quelli Rai?
“C’è una bella differenza tra Mediaset e la Rai perché Mediaset è gestita da una sola persona, un solo padrone e la Rai è gestita dai partiti che perlomeno sono tanti e formati da persone elette dal popolo. E per quanto possano essere riprovevoli le decisioni dei partiti sono collettive. Tanto che tutti i padroni vorrebbero la Rai privata per potersene appropriare”.

E durante queste ultime elezioni crede ci sia stato uno sbilanciamento di forze tra destra e sinistra sui media?
“Non c’è stato un monopolio totale di una parte sociale. Questo bisogna dirlo, anche se è ovvio che il governo riesce ad avere una fetta maggiore dell’esposizione delle proprie idee, considerando che Mediaset è smaccatamente di destra, la7 di Cairo non si può certo dire di sinistra, e mezza Rai se non di più dà spazio ai partiti che stanno al governo”.

Insomma i media hanno giocato un ruolo determinante nell’orientare gli elettori?
“Certamente. Il ruolo principale nella formazione dei comportamenti elettorali è giocato dai media, dalle televisioni. Ma parte di responsabilità vanno rintracciate anche nei partiti. Prendiamo il caso del Lazio in cui la sinistra ha perso perché si è presentata in modo confuso e diviso. Pd e 5Stelle per due anni hanno dato prova di buon governo e al posto di ripresentarsi collegati hanno preso strade diverse. I 5stelle hanno presentato il loro candidato con un enorme ritardo rispetto al Pd perdendo buona parte della campagna elettorale. Inoltre nel Pd c’era il problema delle loro elezioni interne e il partito si è presentato frammentato, anzi in lotta reciproca tra i 4 candidati alla segreteria. Importanti i media e anche i comportamenti dei partiti. In politica il risultato è la somma di tutte queste cose. E mi faccia dire ancora una cosa sui 5Stelle”.

Prego.
“I 5Stelle a livello territoriale non hanno ancora un’organizzazione definita. Il Pd ha tenuto perché ne ha un po’. Giuseppe Conte sta facendo uno sforzo per dargli una struttura organizzativa. Il Movimento non ha deciso ancora se stare a sinistra del Pd o in competizione col Pd. E queste sono cose che si pagano. Come il Pd ha pagato il suo presentarsi dilaniato. Tra gli astenuti credo molti avrebbero votato Pd o Cinque Stelle se si fossero presentati in maniera chiara. Enrico Letta la prima cosa che ha detto è stata: i 5Stelle credevano di sconfiggerci e non ci sono riusciti. Ma il punto è che sono stati sconfitti entrambi dalla destra”.

Dopo le polemiche su Sanremo i partiti che sostengono il governo sembrano decisi a dare l’assalto alla Rai.
“E certo, perché la Rai fa gola. Tra noi e la realtà, ripeto, ci sono di mezzo i media che ci vendono la realtà che preferiscono. Dunque avere uno strumento potente come la Rai pagato con i soldi dei cittadini fa comodo. Se ci riuscissero farebbero il pienone, avendo da una parte già tutta la forza della tv privata. Le forze in campo sono già ora quasi tutte a favore della destra, con la conquista della Rai lo sarebbero completamente. La sinistra non ha l’equivalente di Mediaset, oggi può contare solo un po’ sulla Rai. La sinistra nel corso degli anni non ha provveduto a crearsi una sua tv e avrebbe potuto farlo. Non l’hanno fatto neanche i sindacati. Come se non dessero importanza ai media”.

La narrazione tossica sul Reddito di cittadinanza ha fatto da lavaggio del cervello persino ai poveri che hanno votato contro sé stessi?
“Certamente. I nemici del Reddito si sono battuti come pazzi per tre anni, l’hanno bombardato su tv e giornali. Io domani (oggi, ndr) sarò in tv a difenderlo, Quanto spazio crede che avrò? Già un miracolo se riuscirò a parlare per due-tre minuti. Chi lo difende ha due tre minuti alla settimana. Bruno Vespa ha gli italiani per due ore ogni sera, Myrta Merlino per due ore e mezza ogni giorno. Questi hanno un potere straordinario. Se la comunicazione è potere, avere due ore al giorno gli italiani davanti alle tv, ovvero milioni di spettatori ogni settimana, ha un potere immenso”.

Ritorniamo al punto dolente: se le destre conquistassero tutta la Rai potrebbero garantire in Italia il pensiero unico?
“Siamo già molto vicini a questo. Hanno la stragrande maggioranza delle Regioni, i Comuni, la Camera e il Senato, il governo, e un’opposizione che fa schifo”.

Batterle sarà impossibile?
“Ma no, abbiamo sconfitto il fascismo, il nazismo…Ma di certo non sarà rapido e non sarà facile. Di certo questi leader capaci di far perdere la sinistra non saranno mai capaci di farla vincere. E ora abbiamo bisogno, per un momento drammatico come questo, di leader di grande forza morale e carisma”.

Stefano Bonaccini e Elly Schlein che si contendono la guida del Pd lo sono?
“Assolutamente no”.

 

 

Leggi anche: Vigilanza Rai ostaggio di Renzi. Intanto le destre straripano nella tv pubblica con l’informazione pilotata

di Greta Lorusso

Leggi anche

Meloni alla Camera, scontro con Bonelli sul tema siccità

di Domenico Iovane
22/03/2023 17:08

Liste d’attesa al San Raffaele: ventiquattrore se scuci 7.500 euro

di Antonio Murzio
22/03/2023 17:01

Rocca vuole Ridolfi alla Pisana. E spunta il bando cucito su misura

di Linda Di Benedetto
22/03/2023 15:45

Le destre preparano l’assalto alla Rai. Senza alcuna Vigilanza

di Antonio Acerbis
22/03/2023 13:15

Video

Ucraina, il direttore de La Notizia a La7: “L’Italia ha una posizione totalmente sdraiata sul diktat di Washington e questo non favorisce il percorso di pace”

di Redazione on-line
21/03/2023 14:56

ambiente

Oltre mille siti da bonificare. Bomba ambientale in Lombardia. Dalla Caffaro di Brescia al polo chimico di Mantova. Tumori e mortalità in aumento nelle aree inquinate

di Antonio Murzio
08/03/2023 00:18
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Pubblicità
  • Redazione
  • Privacy Policy
© 2023 Lanotiziagiornale.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma. Iscrizione n°16/2013. Direttore responsabile Gaetano Pedullà.
La Notizia S.r.l. – Via Costantino Morin 34, 00195 Roma – P.IVA / C.F. 13937821000