Dilazionare i debiti con Rousseau. Conte vuole chiudere la partita ma Casaleggio non molla. Neanche sui dati degli iscritti

Il reggente Viti Crimi ha diffidato l'associazione Rousseau a consegnare al Movimento cinque stelle i dati degli iscritti entro 5 giorni.

Dilazionare i debiti con Rousseau. Conte vuole chiudere la partita ma Casaleggio non molla. Neanche sui dati degli iscritti

Giuseppe Conte lo ha assicurato: “Siamo pronti. Abbiamo una carta dei principi e dei valori, un nuovo statuto, una piattaforma di voto alternativa: a giorni avremo i dati degli iscritti, perché non può che essere così, ci sarà un grande momento di confronto pubblico e poi si voterà”. Parole chiare quelle pronunciate dal leader in pectore del Movimento cinque stelle al forum di due giorni fa del Fatto Quotidiano. E che, a pochi giorni (questa è la timeline) dall’ufficializzazione della sua discesa in campo, tranquillizza un minimo gli animi in subbuglio di attivisti e parlamentari pentastellati.

“Purtroppo – ha spiegato ancora Conte – da parte dell’Associazione Rousseau c’è stata una pressante ingerenza nelle scelte politiche: ma in democrazia se si ha un progetto alternativo, lo si presenta e lo si fa votare, funziona così”. Si difende e passa al contrattacco Davide Casaleggio: “Conte leader M5S? Ignoro che idee abbia, per ora ha solo mediato tra M5s, Pd e Lega. Non si è mai intestato una battaglia politica. Vediamo quali sono le sue proposte e se è il caso di condividerle” dice intervistato da La7.

Di prima mattina il presidente dell’Associazione aveva fatto partire la consueta lettera indirizzata ai parlamentari per ricordargli la scadenza mensile dei versamenti alla piattaforma. Una strategia per dimostrare che il M5s e Rousseau sono legati da Statuto e da accordi legali ancora immodificati. Né Casaleggio intende cedere sulla questione della lista degli iscritti: ha reso noto che anche il curatore speciale nominato dal Tribunale di Cagliari gli ha chiesto la lista degli iscritti (leggi l’articolo), e che quindi la questione è al punto vaga che sono addirittura due i soggetti che reclamano di avere titolo per accedere ai dati.

A Casaleggio guardano poi i deputati e senatori espulsi dal Movimento per non aver votato la fiducia a Draghi: una trentina di loro si sta organizzando per dare vita a un gruppo parlamentare che si collochi visibilmente all’opposizione. Rimane la domanda come farà Conte a ottenere i dati degli attivisti, vista l’opposizione dell’associazione Rousseau. In un primo momento, come molti ricorderanno si era parlato della possibilità di adire le vie legali, ipotesi questa che – secondo quanto risulta al nostro giornale – sarebbe tramontata.

A riprova di tutto questo, c’è anche la decisione da parte di Vito Crimi di recarsi dal Garante della Privacy che ha accolto la sua richiesta di riconoscerlo come effettivo “garante” del Movimento. Secondo i ben informati, il Movimento potrebbe percorrere la stessa strada – rivolgendosi dunque all’Authority – per avere un immediato riscontro sulla necessità che i dati vengano ceduti al M5S dall’associazione Rousseau. Questo però – precisano fonti interne ai pentastellati – non vuol dire che la possibilità di intraprendere le vie legali venga meno. Anzi. L’obiettivo di Conte resta sempre e soltanto quello di ottenere i dati degli attivisti affinché anche la sua leadership sia ufficializzata dagli iscritti.

Un ulteriore passo è stato compiuto oggi, sempre dal reggente Crimi, che ha inviato a Casaleggio una diffida “ad astenersi da qualsiasi trattamento dei dati degli iscritti, che non sia finalizzato alla consegna dei medesimi dati al Movimento entro 5 giorni”. L’associazione ha confermato di averla ricevuta, aggiungendo, però, che tale atto è arrivato “successivamente ad una richiesta simile effettuata da parte del curatore”. “Ad oggi sono quindi almeno due le persone a reclamare la legittimità di un eventuale trasferimento dei dati degli iscritti del M5s e dunque la rappresentanza legale del Movimento” afferma l’associazione Rousseau che precisa: “E’ quindi ancor più necessario, per sedersi al tavolo, definire innanzitutto chi sia l’interlocutore”.

Leggi anche: La diffida finale di Crimi a Casaleggio e Rousseau.

Per accelerare i tempi sarebbe stata intavolata anche una sorta di mediazione. Si starebbe lavorando a un accordo di massima che consenta la cessione immediata dei dati degli attivisti e un pagamento spalmato su più mesi di una parte di quanto richiesto – secondo i pentastellati ingiustamente – dall’associazione. Rousseau metterà a disposizione la piattaforma per il voto per l’organo collegiale del M5s? “Approfondiremo tutte le richieste: ovviamente noi siamo stati sempre di supporto per i 5Stelle e lo saremo anche in futuro”, dice Casaleggio. Staremo a vedere. Intanto Conte atteso per mesi si sta facendo sentire. Un passo in avanti.