Decreto rave, via libera alla ghigliottina: multe e pene previste dal nuovo testo di legge

Decreto rave è realtà: la Camera ha votato per il via libera al testo che le opposizioni hanno definito incostituzionale.

Decreto rave, via libera alla ghigliottina: multe e pene previste dal nuovo testo di legge

Decreto rave: via libera dalla Camera che con non senza polemiche ha visto diventare realtà la ghigliottina. Le opposizioni non sono riuscite a bloccare il decreto, I deputati del Pd, al voto finale, hanno sventolato una copia della Costituzione “per sottolineare l’incostituzionalità di questo provvedimento”.

Decreto rave, via libera alla ghigliottina

Il decreto rave è realtà. C’è stato il si definitivo dall’Aula della Camera: i favorevoli sono stati 183, 116 i no, un astenuto. “La presidenza, considerato che tutte le fasi di esame del provvedimento si sono svolte e considerato che, nell’ambito delle dichiarazioni di voto finale, tutti i gruppi hanno potuto esprimere le loro posizioni, si trova costretta nell’esercizio delle responsabilità che l’ordinamento le affida, a porre direttamente in votazione” il decreto Rave “per assicurare che la deliberazione dell’assemblea avvenga nei termini costituzionali”. Così in Aula il presidente della Camera Lorenzo Fontana annunciando la ghigliottina.

Nulla da fare per le opposizioni PD, M5S e Sinistra-Verdi senza il Terzo polo. “Questo governo non ce la può fare. Oppure, come avrebbe detto la presidente Meloni, questo governo ‘gna fa’. Questo governo non ce la può fare perché non può essere da una parte euroatlantista ed europeista e dall’altro litigare con la Francia sui migranti. Non può essere quello che dice di usare la mascherina e poi reintegra i medici no vax. Non può fare due parti in commedia. Questo governo non ce la fa perché è inadeguato, inadatto e non sta rispondendo alle esigenze ed ai bisogni del Paese”. Lo ha detto la presidente dei deputati Pd Debora Serracchiani.

Multe e pene previste dal nuovo testo di legge

Dunque, organizzare rave diventa reato. L’articolo 5 introduce nel codice penale, all’articolo 633-bis, il nuovo delitto di “Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica“. Nel testo e quindi per il reato è prevista la pena della reclusione da tre a sei anni e un la multa da euro 1.000 a euro 10.000 per chiunque organizzi o promuova l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento.

 

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