Decreto Semplificazioni al rush finale. Più facile il Superbonus 110%. È scontro su subappalto libero e massimo ribasso. La Cgil sul piede di guerra pronta a scioperare

Il governo è al lavoro sul decreto Semplificazioni ma è scontro su subappalto libero e massimo ribasso. La Cgil sul piede di guerra.

Decreto Semplificazioni al rush finale. Più facile il Superbonus 110%. È scontro su subappalto libero e massimo ribasso. La Cgil sul piede di guerra pronta a scioperare

Da una Soprintendenza unica per le opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza alle nuove norme sugli appalti, dalle sanzioni a chi frena la transizione digitale della Pubblica amministrazione alle misure per rendere più agevole la fruizione del superbonus al 110%. Il governo è al lavoro sul decreto Semplificazioni che dovrà vedere la luce entro la fine del mese. E che sarà cruciale per l’avvio del Pnrr.

Diverse le novità che emergono dalle ultime bozze di lavoro del decreto Semplificazioni. Una delle ipotesi riguarda proprio l’istituzione presso il ministero della Cultura di una Soprintendenza speciale per accelerare gli interventi del Recovery plan. Il sistema normativo modificherà le procedure di autorizzazione, anche con la partecipazione a monte nelle decisioni sui luoghi in cui dovranno essere collocate le infrastrutture, a seconda che impattino sulla tutela paesaggistica o archeologica.

Per gli appalti si preannuncia una proroga fino al 2026 delle deroghe introdotte la scorsa estate dal governo precedente ma con alcune novità come la liberalizzazione del subappalto (sparirebbe la soglia massima del 40% di lavori che chi vince una gara può affidare ad altri) e la possibilità di aggiudicarsi l’appalto sulla base del “prezzo più basso”. Ma con il decreto Semplificazioni cambierebbero anche le soglie per gli affidamenti diretti: sale da 75.000 a 139.000 euro la soglia dei contratti senza gara di servizi e forniture, negli altri casi ci sarebbe procedura negoziata senza bando per i lavori tra 150.000 euro e un milione, e la consultazione invece di almeno dieci operatori solo per le opere oltre il milione. Quanto basta per mandare in tilt i sindacati.

“Siamo contrari, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, alla liberalizzazione del subappalto e alla logica delle gare al massimo ribasso. Se” nel prossimo decreto Semplificazioni “ci sono queste due cose, si arriva anche alla mobilitazione generale”, avverte il numero uno della Cgil, Maurizio Landini (nella foto). Al Mite si accelererebbero i tempi per la Via, la valutazione di impatto ambientale, con l’istituzione di una sorta di ‘supercommissione’ con 40 esperti, oltre all’identificazione di progetti “indifferibili” legati alla transizione ecologica.

I dirigenti pubblici diventano responsabili della transizione digitale della Pa e chi frena sarà sanzionato in base alla gravità delle violazioni, da tagli alle retribuzioni fino alla perdita dell’incarico. Sarà l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) a vigilare, verificare e segnalare le “violazioni degli obblighi di transizione digitale” alla presidenza del Consiglio per l’eventuale esercizio di “poteri sostitutivi”.

Previste anche multe da 10mila a 100mila euro per chi non fornirà dati e documenti richiesti dalla stessa Agid per il monitoraggio delle attività. Un’altra norma che potrebbe entrare nel decreto Semplificazioni è la deroga al Codice dei contratti pubblici per velocizzare l’acquisto di beni e servizi informatici e internet necessari alla realizzazione del Pnrr. Un’altra norma prevede che nelle aree montane e collinari ad alto rischio idrogeologico vengano consentiti gli interventi di manutenzione straordinaria e le opere di sistemazione idraulica forestale senza l’autorizzazione idraulica richiesta dal testo unico sulle opere idrauliche e quella relativa al vincolo idrogeologico.

Si lavora, poi, per rendere più snelle le procedure per usufruire del superbonus al 110%. In discussione la possibilità di estendere la misura agli alberghi con l’obiettivo di facilitare l’ammodernamento delle strutture turistiche e aiutare il settore tra i più colpiti dalla crisi. Allo stesso modo dovrebbero trovare spazio nel decreto Semplificazioni misure ad hoc per rendere l’agevolazione maggiormente fruibile da parte dei condomini.

In particolare, viene eliminato il vincolo per edifici unifamiliari e all’interno di complessi plurifamiliari “che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi all’esterno”; è inoltre precisato che “per impianto termico si intende qualsiasi apparecchio, anche non fisso, finalizzato alla climatizzazione invernale degli ambienti”; l’agevolazione viene estesa anche alle società per azioni, srl, cooperative, altri enti pubblici e privati, trust per immobili con attività d’impresa o industriale o agricola; infine per quanto riguarda le asseverazioni tecniche si prevede che gli interventi agevolati “costituiscono manutenzione straordinaria e sono realizzabili mediante comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), in cui sono attestati gli estremi del titolo abilitativo o che la costruzione è stata completata in data antecedente al settembre 1967”.

Un’altra misura su cui il governo è al lavoro è l’affidamento di poteri sostitutivi per il ministero dell’Istruzione nel caso di inerzia da parte dei Comuni beneficiari delle risorse del Pnrr per la costruzione di nuove scuole e la riqualificazione degli istituti..