Depositi all’estero. Va avanti la battaglia sul rimpatrio. Ed è già pressing per un secondo rinvio

In vista della manovra un’importante quota di entrate viene attribuita al rientro dei capitali dall’estero, la cosiddetta “Voluntary disclosure”. Il termine finale per presentare tutti i i documenti dell’autodenuncia è slittato di un mese: si arriverà fino al 30 ottobre. Ma le associazioni dei commercialisti chiedono un ulteriore rinvio. Secondo le previsioni delle Finanze, al 30 settembre si sarebbe potuto contare su circa 4 miliardi. Con un mese in più, le stime si avvicinano alla soglia dei 5 miliardi. Di questi, 1,5 miliardi dovranno essere subito impiegati per disinnescare le clausole che riguardano le accise e l’Ires pronte a scattare a ottobre. Per gli intermediari un’ulteriore rinvio consentirebbe di rendere più pingue il bottino dello Stato.