Di Battista alla carica. Stipendi scandalosi per i commissari dell’Unione europea. A Juncker oltre 27mila euro al mese per 5 anni. Alla Mogherini quasi 25mila

Nel giorno “storico”, in cui il Reddito di cittadinanza diventa realtà, Alessandro Di Battista va all’attacco dei mega stipendi dei commissari Ue

Da un diritto assicurato a un privilegio da eliminare. Nel giorno “storico”, per i Cinque Stelle, in cui il Reddito di cittadinanza diventa realtà con il varo del decreto da parte del Governo, Alessandro Di Battista va all’attacco dei mega stipendi dei commissari europei. “Quando i contribuenti italiani, tutti – siano essi sostenitori del M5S, della Lega, del Pd o degli altri partiti – contribuiscono, con le loro tasse, al funzionamento delle Istituzioni europee, oltre a pagare l’assurda sede del Parlamento di Strasburgo (una sede utilizzata 4 giorni al mese), pagano probabilmente gli stipendi ai politici più alti del mondo intero”, denuncia in un post su Facebook l’ex parlamentare del Movimento.

“Il Presidente della Commissione Jean Claude Junker, che un paio di giorni fa, dopo aver finalmente scoperto la gazzosa, ha dichiarato ‘l’Europa ha esagerato con l’austerity’, ha preso 27.436 euro al mese per 5 anni. In totale circa 1 milione e 650.000 euro. ‘Chi l’ha vista’ Mogherini 24.852 al mese, totale 1 milione e 500.000 euro in 5 anni. Moscovici – quello che ha fatto le pulci all’Italia sul reddito di cittadinanza – 22.367 euro al mese, oltre 1,3 milioni di euro in 5 anni”, punta il dito Di Battista, promettendo di impugnare la scure per tagliare le mega buste paga dell’eurocasta.

“In totale gli stipendi della sola Commissione europea (il governo dell’Unione per intenderci) sono costati ai cittadini europei oltre 38 milioni di euro. Il Movimento 5 Stelle intende, oltre a chiudere la sede di Strasburgo per risparmiare 200 milioni di euro all’anno, intervenire drasticamente sugli stipendi dei commissari Ue”, sottolinea Di Battista, che aggiunge. “Giorno dopo giorno stiamo individuando inaccettabili sprechi da parte delle Istituzioni europee, le stesse che, oltretutto, hanno sempre guardato gli italiani dall’alto verso il basso – conclude -. è ora di finirla con queste oscenità!”.