Di Lella e la Schuur a tutto jazz. Il maestro torna dopo il concerto di Capodanno. Spazio alla sperimentazione con la pianista Usa

Gerardo Di Lella risale sul palco con l’intera “Big Band” per una tournèe da domani fino al 26 febbraio

Dopo il successo del concerto di Capodanno all’Auditorium di Roma con la “Grande O’rchestra” Gerardo Di Lella risale sul palco con l’intera “Big Band” per una tournèe da domani fino al 26 febbraio insieme alla straordinaria cantante e pianista statunitense di jazz Diane Schuur. L’artista – una leggenda vivente, che ha vinto due Grammy Awards e ha collaborato con Ray Charles e Stevie Wonder rappresenta una nuova sfida per il maestro che continua a proporre repertori e fusioni musicali innovative.

Come nasce questa collaborazione?
Con Diane ho avuto modo di fare un concerto tre anni fa e ho avuto l’onore di averla ospite in un mio disco. Un’artista davvero poliedrica e straordinaria. Sono onorato che sia venuta proprio per me da Los Angeles a cantare in Italia nelle tre date di domani al teatro Abc di Catania, il 23 febbraio al teatro Golden di Palermo e il 26 febbraio al teatro Olimpico di Roma.

Che avete in programma in queste serate?
Farò alcuni pezzi miei prima di farla salire sul palco. Per gran parte del concerto sarà anche pianista. Il repertorio si divide in arrangiamenti miei e quelli della “Count Basie Orchestra”, suoneremo brani come Giorgia, Besame mucho, Smile ecc. Grandi accostamenti musicali, insomma. Con un effetto che sono certo sorprenderà il pubblico.

Proprio come è stato per “Roma Caput Musicae”, il concerto di Capodanno…
Sì. Sono molto felice per il risultato di questo appuntamento che ormai da diversi anni è un punto di riferimento artistico per la Capitale e non solo. Oltre alle musiche di Morricone, Piccioni, Rota e Cipriani, è stata apprezzato molto il ricordo di due grandi artisti come il regista Ettore Scola e l’attore Bud Spencer. è stata veramente una piacevole sorpresa e ho avuto un’ulteriore conferma che questo concerto può continuare su questa strada, migliorarsi e acquisire prestigio diventando una valida alternativa al concerto di capodanno di Vienna.

Come vede la musica in questo periodo storico?
Dico che la discografia è quasi finita, però paradossalmente si sta intensificando la musica “live”. Anche io posso confermare del momento d’oro della musica dal vivo in quanto mi si stanno prospettando nuove e interessanti possibilità di lavoro.

Come ha visto Sanremo? Le è piaciuta l’edizione di quest’anno?
Ho ascoltato Sanremo e posso dire che c’erano molti brani belli e interessanti tra cui senza dubbio il testo della canzone di quella straordinaria interprete della musica italiana che è Fiorella Mannoia. Un pezzo facilmente comprensibile ma nello stesso tempo efficace: al giorno d’oggi è difficile avere un mix di queste due componenti che costituiscono gli elementi più importanti per una canzone.

Cosa consiglia ai nuovi musicisti che si stanno affacciando a questo mondo?
Consiglio senza dubbio di sentire con grande cura ogni forma di musica, di non avere barriere su stili e musicisti e di insistere senza mai né scoraggiarsi né mollare. é questa la formula vincente.