Di Maio: “Il blocco del grano condanna a morte milioni di persone”

"La priorità è assistere l'Ucraina nell'esportazione di milioni di tonnellate di grano e di generi alimentari".

“Dalla Russia ci aspettiamo segnali chiari e concreti, perché bloccare le esportazioni del grano significa tenere in ostaggio e condannare a morte milioni di bambini, donne e uomini lontano dal fronte del conflitto”. È quanto ha detto, questa mattina, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa con il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, alla Farnesina (qui il video).

Grano, Di Maio: “La Russia sta usando il cibo come arma di guerra”

“La Russia – ha aggiunto il ministro Di Maio -, usando il cibo come arma di guerra, si sta macchiando di altri crimini, che si aggiungono alle atrocità già commesse sul suolo ucraino e che sono sotto gli occhi di tutti”.

Di Maio: “La priorità è assistere l’Ucraina nell’esportazione di milioni di tonnellate di generi alimentari”

“La priorità è assistere l’Ucraina nell’esportazione di milioni di tonnellate di grano e di generi alimentari” ha aggiunto il ministro degli Esteri. “Il presidente del Consiglio Mario Draghi – ha ricordato Di Maio – ha discusso del problema con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky”.

“L’Italia supporta le Nazioni unite e l’Unione europea nel trovare una soluzione – ha detto ancora Di Maio -, e sostiene l’importanza DI raggiungere i Paesi più colpiti da questa emergenza alimentare: siamo pronti ad ascoltare i loro bisogni e a garantire che le azioni internazionali che verranno intraprese siano coerenti con le loro richieste”.

“Ucraina e Russia – ha spiegato Di Maio – contribuiscono al 30% del mercato mondiale del grano. Oltre 50 Paesi nel mondo dipendono per almeno il 30% del loro fabbisogno dal grano ucraino e russo, con picchi tra il 70% e il 100% in numerosi Paesi dell’Africa e dell’area del Mediterraneo. I prezzi del grano e di altri prodotti base, già elevati a causa della pandemia, sono oggi ai massimi storici”.

“A maggio, è stato registrato un aumento di quasi il 40% del prezzo dei cereali rispetto all’anno scorso”, ha detto ancora il ministro degli Esteri sottolineando come “tutto ciò non fa che aggravare uno scenario di partenza già preoccupante. Nel 2021, 193 milioni di persone in 53 Paesi erano in condizione di grave insicurezza alimentare. Un numero così alto non era mai stato registrato prima”.