di Stefano Sansonetti
Potrebbero un po’ essere considerate le sette sorelle del business digitale in italia. Un drappello agguerrito di big dell’informatica che si apprestano a dare l’assalto a una torta che, nei prossimi anni, può arrivare a valere fino a 2,4 miliardi di euro. A tanto ammonta la cifra messa in campo dal ministero del Tesoro, guidato da Fabrizio Saccomanni, per finanziare parte dei servizi che rientrano nel cosiddetto Sistema pubblico di connettività. Parliamo, tanto per intendersi, di servizi strategici per il collegamento e l’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni. In ballo, naturalmente, ci sono anche questioni delicate come la garanzia della sicurezza nella trasmissione dei dati. Insomma, su tutto questo bendidio sta per scatenarsi la bagarre. Eh sì, perché l’erogazione dei suddetti servizi avverrà a seguito di una gara pronta a partire. Si è infatti appena conclusa una sorta di “prequalifica” ad opera della Consip, la società del Tesoro che si occupa di approvvigionamento di beni e servizi per la pubblica amministrazione. Ebbene, da questa selezione preliminare sono uscite fuori le sette sorelle, anche se sarebbe meglio parlare di sette raggruppamenti temporanei di impresa. I quali, a questo punto, si preparano ad andare all’attacco della succulenta torta da 2,4 miliardi nei prossimi sette anni. Di chi si tratta?
I protagonisti
Dalla lista tirata fuori dalla Consip spuntano tutti i principali big dell’informatica. Ci sono gli inglesi di British Telecom, attraverso la loro controllata italiana. Poi c’è un raggruppamento di cui fanno parte Fastweb (controllata dagli svizzeri di Swisscom) e Ibm Italia (che fa capo alla multinazionale americana). A seguire un altro raggruppamento con Infracom, Calouditalia Communications e Mc Link. Poi figura l’accoppiata Vodafone-Ericsson, alla quale va affiancata quella composta da Wind (controllata dai russi di VimpelCom) e da Poste, il colosso pubblico guidato da Massimo Sarmi. Infine, in proprio, concludono la lista Telecom Italia e Tiscali Italia. Insomma, come si vede si tratta di gruppi in grado di dare vera battaglia.
La procedura
In base a quanto stabilito dalla Consip, guidata dall’amministratore delegato Domenico Casalino, a seguito delle lettere di invito le imprese prequalificate potranno presentare la loro offerta. Infatti adesso si comincia a entrare nel vivo con la gara vera e propria per i servizi di connettività. Questa, nel dettaglio, riguarderà “la fornitura di servizi di trasporto dati in protocollo Ip, servizi di sicurezza e servizi di comunicazione”. Il tutto in un quadro definito con l’Agenzia per l’Italia digitale, diretta da Agostino Ragosa, già responsabile innovazione di Poste italiane.
Il futuro
L’iniziativa in questione, tra l’altro, non fa altro che rappresentare una tappa. Si tratta infatti di un capitolo del piano 2013-2014 di gare Consip per l’Agenda digitale, del valore complessivo di 10 miliardi di euro. Proprio quell’Agenda digitale a capo della quale il premier Enrico Letta ha voluto sistemare il manager Francesco Caio. A lui, in sostanza, è affidato il compito di garantire l’interoperabilità e l’accesso al Sistema pubblico di connettività, oltre che di fornire gli strumenti necessari allo sviluppo dei progetti di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche. @SSansonetti