Dimore storiche del Lazio. Riaprono le porte di un tesoro. Domani sarà possibile visitare gratis 137 siti. Castelli, monasteri e palazzi straordinari

Dopo il successo dell’ultima edizione, domani torna l’appuntamento della Regione Lazio con la Giornata di apertura straordinaria delle Dimore storiche, per offrire a tutti l’opportunità di visitare gratuitamente l’immenso patrimonio di dimore, ville, parchi e giardini storici del territorio, decine di luoghi di grande fascino e incanto che arricchiscono tutte le province del Lazio.

Con la Rete delle Dimore storiche, la Regione Lazio ha avviato un grande progetto di valorizzazione dello straordinario patrimonio storico, paesaggistico e architettonico dei propri territori per costruire e sviluppare un nuovo modello di turismo sostenibile e competitivo. Dal 2017, anno della sua nascita, la Rete continua ad allargarsi: ad oggi sono 137 i siti coinvolti tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali. Luoghi straordinari, capolavori dell’arte e dell’architettura spesso poco conosciuti dal pubblico.

“Un patrimonio di bellezza che la Regione Lazio sostiene non soltanto grazie allo stanziamento di importanti risorse per opere di recupero e manutenzione, ma anche attraverso progetti come questa apertura straordinaria delle Dimore Storiche”, ha detto il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. L’iniziativa è realizzata con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione di I.R.Vi.T. – Istituto Regionale Ville Tuscolane, l’Associazione Dimore Storiche Italiane e l’Associazione Parchi e Giardini d’Italia. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti ma orari e modalità di visita sono differenti. Per info dettagliate si invita a consultare il sito retedimorestorichelazio.it.

Tra i nuovi siti aderenti alla rete delle Dimore Storiche del Lazio aperti al in provincia di Roma: il complesso di Villa Versaglia a Formello, fatto costruire nel 1665 dal Cardinale Flavio Chigi come residenza estiva; il Forte San Gallo costruito intorno al 1501-1503 per volontà di Papa Alessandro VI e del figlio Cesare Borgia per difendere Nettuno, all’epoca considerata “granaio del Lazio; il Castello Brancaccio di Roviano, nato per motivi difensivi, ampliato dai Colonna; il Torrione risalente alla seconda metà del XV secolo e i Giardini (già Ruderi del Fortilizio Orsini) di Anguillara Sabazia.

Mentre nelle altre province: nel viterbese il Castello Pinci di Castel San Pietro, nel comune di Poggio Mirteto; l’Abbazia di San Salvatore Maggiore a Concerviano; il Castello Orsini a Montenero Sabino. Nel reatino, il Castello Pinci di Castel San Pietro, nel Comune di Poggio Mirteto; l’Abbazia di San Salvatore Maggiore a Concerviano, uno dei più antichi e suggestivi monumenti della provincia. In provincia di Latina il Castello Medievale di Itri che sorge sulla cima del colle sant’Angelo, lungo il percorso dell’antica via Appia. Nel frusinate la medioevale Casa Barnekow di Anagni caratterizzata da affreschi e lapidi a decorazione della sua facciata, un documento unico della simbologia alchemica ed esoterica.