Antonio Di Pietro sfida Massimo D’Alema. Non in politica, ma in campagna. E si, l’ex pm di Mani Pulite in questi giorni è proprio nella sua terra a Montenero di Bisaccia (Campobasso) per lavorare la vite. Un vino semplice e fatto in casa quello di Tonino, sicuramente differente da quello di D’Alema finito alla ribalta nelle scorse settimane a causa di un’indagine. Di Pietro, intervistato da Radio Cusano Capus per Ecg Regione, è stato intercettato proprio mentre era sul trattore in campagna: “Il vino di D’Alema? Non l’ho mai assaggiato ma lo berrei volentieri. Il mio vino è semplice, una cosa fatta in casa. D’Alema sul trattore a lavorare il suo vino come faccio io? Per capire se una persona dice il vero o il falso bisogna vedere i calli alle mani: se uno ha le mani ordinate è un contadino… di via Montenapoleone”. Non sono mancati gli attacchi a Renzi sull’Italicum e ad Alfano per la gestione della sicurezza a Milano (“vada a pascolare le pecore…”). Qualche battuta al volo, per poi tornare in fretta a lavoro: “In questo momento sto togliendo le erbacce nella mia campagna, quella che qualcuno ha quantificato come 56 appartamenti”, polemizza con Report, “e ora sto cercando di sistemare la vigna”.
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