Giornata nera per Mediaset in Borsa. Il titolo del Biscione ha fatto segnare un vero e proprio tracollo nel dayafter la pubblicazione dei conti trimestrali. A Piazza Affari il titolo Mediaset ha ceduto il 9,4% a 4,274 euro, con sospensione della quotazione per eccesso di ribasso. Delusione contabile per quanto riguarda la redditività. Ricavi in Italia a crescita lenta e costi in crescita. Oltre a una raccolta pubblicitaria con previsioni di crescita inferiori rispetto alle attese. Per quanto riguarda i costi complessivi il cfo Giordani ha dato un’indicazione di 2,550 miliardi, circa 40 milioni in più delle stime precedenti a causa di costi maggiori per quanto riguarda l’acquisizione dei diritti televisivi per Premium. Stiamo parlando di circa 20 miliani, 10 milioni legati al differente calendario delle competizioni calcistiche e 5 milioni dal consolidamento di Radio 101 acquistata a settembre. Eppure nella giornata di ieri il comunicato di Mediaset parlava di perdite ridotte nei primi nove mesi, con previsione di un utile a fine anno, pubblicità e Premium che crescono. Ancora si legge nel comunicato “Scendono le spese per il personale, sono in aumento i costi operativi (da 699 a 769 milioni) e l’ammortamento dei diritti televisivi (da 538 a 558 milioni). E qui potrebbe pesare l’investimento da circa 630 milioni in 3 anni per la Champions League su Premium, i cui ricavi nei primi 9 mesi dell’anno sono arrivati a quota 406 milioni contro i 402 dello stesso periodo 2014 quando l’esclusiva per la principale competizione calcistica europea non c’era: gli abbonati sono comunque vicini a quota 1,9 milioni Il rosso fino a settembre per il gruppo è stato di 35 milioni contro i 46 dello stesso periodo 2014, mentre i ricavi salgono a quota 2.414 milioni”. Un comunicato che, a quanto pare, ha convinto poco gli operatori finanziari.
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