Dl sicurezza blindato: i 18 dissidenti M5S ritirano gli emendamenti. Il provvedimento caro a Salvini verso la fiducia già lunedì. Il Pd abbandona i lavori della Commissione per protesta

Il dl sicurezza è blindato. Il Governo tira dritto grazie all'intesa politica tra i leader della maggioranza

Il decreto sicurezza è blindato. Il Governo tira dritto grazie all’intesa politica tra i leader della maggioranza dopo il chiarimento sul ddl anticorruzione. I 18 dissidenti del M5S hanno ritirano gli emendamenti e il provvedimento, caro al ministro dell’Interno Matteo Salvini, va spedito verso la fiducia che potrebbe essere votata già lunedì. Gli emendamenti ritirati dal Movimento cinque stelle in Commissioni affari costituzionali alla Camera riguardavano le richieste di modifica della convertibilità dei permessi di soggiorno per calamità e per protezione speciale e l’accesso agli Sprar per i nuclei familiari di richiedenti con minori e richiedenti disabili o donne in gravidanza.

Il M5s aveva cercato di introdurre anche misure che prevedessero standard minimi per la prima accoglienza e allargamenti del divieto di espulsione, respingimento, estradizione per chi rischia di essere sottoposto a pene o trattamenti disumani o degradanti. Un altro emendamento, firmato da una decina deputati, riguardava, invece, l’introduzione di norme restrittive sulla vendita beni confiscati grazie alle quali i beni immobili acquistati non avrebbero dovuto essere alienati, nemmeno parzialmente, per dieci anni dalla data di trascrizione del contratto di vendita.

“Sta andando tutto molto veloce il lavoro in Commissione”, ha confermato il deputato della Lega Gianluca Vinci. “E’ l’esito di accordi  – ha aggiunto – presi dai vertici, credo. Del resto nei giorni scorsi il presidente della Commissione, Brescia (M5S), aveva annunciato che non ci sarebbe stato ostruzionismo da parte loro”.

Il Partito democratico ha ritirato tutti gli emendamenti (erano circa 200) e i suoi membri hanno abbandonano per protesta i lavori della Commissione. Ad annunciarlo è stato il capogruppo in Commissione, Gennaro Migliore. “Non c’è spazio per un dibattito democratico – ha detto Migliore -, è già tutto deciso”. “Così è ridicolo, è inutile perdere tempo”, ha detto un altro componente Pd della Commissione, Emanuele Fiano.

Mentre a Montecitorio sono in corso i lavori della Commissione Affari costituzionali, che potrebbero concludersi questa sera, a piazza San Silvestro, è in corso una manifestazione organizzata dal centro Baobab e dai movimenti contro il decreto sicurezza voluto da Salvini. “Ci volevano invisibili, ci avranno indivisibili” e “Il decreto Salvini è una bomba sociale”, si legge su alcuni manifesti esposti dagli attivisti che hanno lanciato sui social l’hashtag #spegnilamiccia. In piazza anche alcune ruspe-giocattolo, una delle quali è stata incendiata e lasciata a terra dagli attivisti.