Dl Sicurezza, il governo blinda il testo alla Camera ma arriva la bocciatura del Csm: “Troppi nuovi reati, il sistema ne risentirà”

Bocciatura del Csm sul Dl Sicurezza. Intanto la maggioranza blinda il testo alla Camera e pensa al voto di fiducia

Dl Sicurezza, il governo blinda il testo alla Camera ma arriva la bocciatura del Csm: “Troppi nuovi reati, il sistema ne risentirà”

Mentre la maggioranza decide di blindare il testo alla Camera, ritirando tutti gli emendamenti, e mira a procedere solo con i ‘segnalati’ per quelli delle opposizioni, valutando anche di porre la fiducia in aula, sul Dl Sicurezza si abbatte la sonora bocciatura del Consiglio Superiore della Magistratura.

Dal Dl Sicurezza impatto negativo sul lavoro dei giudici

Ieri il parlamentino dei giudici ha infatti approvato il parere critico sul testo, evidenziando “l’impatto complessivo che le nuove disposizioni potranno avere sul carico di lavoro e sull’assetto organizzativo degli uffici non è del tutto prevedibile”. Di sicuro, dice il plenum, “è però evidente che il sistema giudiziario non potrà non risentirne”. Il parere rileva inoltre che è invece “acclarato” il fatto che “in linea di principio” sono solo gli “interventi ispirati alla logica opposta della depenalizzazione” a “favorire una migliore efficacia dell’organizzazione”, mentre nel Dl Sicurezza “è presente un ricorso accentuato allo strumento penale”, sia in termini di inasprimento delle pene, sia di introduzione di nuove fattispecie di reato.

Depenalizzati solo i reati contro la Pa

I giudici, non senza una punta di malizia, sottolineano anche che la logica della depenalizzazione è seguita “unicamente con riferimento ad alcune ipotesi di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione”.

Rischio di arbitri per i cittadini

“Ho espresso le mie valutazioni critiche sul decreto sicurezza, evidenziando come l’espansione incontrollata del diritto penale simbolico finisca per snaturare la funzione stessa della legislazione, trasformandola in un mero veicolo di comunicazione mediatica incapace di incidere realmente sui fenomeni criminali e, soprattutto, di garantire il cittadino dai rischi di arbitrari interventi punitivi”, ha spiegato il consigliere laico del Csm prof. Michele Papa.

“Critiche da ogni parte, il governo si fermi”

Per l’Avs Filiberto  Zaratti “l’impatto sugli uffici delle nuove norme è imprevedibile, dicono i giudici, soprattutto perché introduce un tale numero di nuovi reati penali, che negli uffici sarà il caos. È  vero che a pensar male si fa peccato, ma viene da pensare che, oltre ad una cultura di vecchio stampo e tutta centrata su ordine e distintivo, chi ha concepito il decreto abbia il segreto desiderio di far saltare il sistema penale”. “Il governo si fermi: da ogni parte piovono critiche su questo testo che manderà in tilt il nostro Paese”, conclude Zaratti.