Dopo 33 anni c’è una nuova pista sui delitti del mostro di Firenze. Trovata l’ogiva di un proiettile in un cuscino che apparteneva alla coppia di turisti francesi trucidati a San Casciano

Nuova pista investigativa sui delitti del mostro di Firenze

L’ogiva di un proiettile, rimasta per 33 anni dentro un cuscino trovato nella tenda di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, due fidanzati francesi brutalmente assassinati nella piazzala degli Scopeti, a San Casciano Val di Pesa, l’8 settembre 1985, è uno degli elementi acquisiti recentemente nell’ambito della nuova inchiesta, condotta dal pm Luca Turco della Procura di Firenze, sui delitti attribuiti al mostro di Firenze.

Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili furono le ultime vittime della sequenza di 8 omicidi, compiuti, secondo i processi che si sono svolti negli anni, da Pietro Pacciani, in concorso (solo per gli ultimi quattro di essi), con Mario Vanni e Giancarlo Lotti.

L’ogiva del proiettile non fu trovata nel corso delle indagini compiute all’epoca del duplice delitto. Ora gli inquirenti dovranno verificare se quel proiettile sia stato sparato dalla Beretta calibro 22, mai ritrovata e che secondo le perizie dell’epoca esplose i 9 colpi che freddarono la coppia.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Firenze, sono condotte dagli investigatori del Ros dei Carabinieri. Nell’ambito della nuova inchiesta sui delitti del mostro di Firenze risultano indagati due ultraottantenni, l’ex legionario pratese, Giampiero Vigilanti, e il medico fiorentino, Francesco Caccamo.