Dopo aver incensato Draghi per mesi ora Bonomi chiede aiuto al nuovo governo per salvare le industrie

Bonomi attacca il nuovo governo e il centrodestra in nome delle industrie che già con Drgahi non erano in un buon momento.

Dopo aver incensato Draghi per mesi ora Bonomi chiede aiuto al nuovo governo per salvare le industrie

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dopo essere stato un fedelissimo sostenitore dell’Esecutivo guidato da Mario Draghi, ora chiede aiuto al nuovo governo per salvare le industrie riservandogli già una prima stoccata.

Bonomi chiede aiuto al nuovo governo per salvare le industrie

Il presidente di Confindustria, nel corso dell’assemblea degli industriali di Varese, ha espresso la necessità di un nuovo governo il prima possibile. Così, dopo essere stato un fedele draghiano, Bonomi chiede aiuto al novo governo per salvare le industrie. “Ci auguriamo la formazione di un Governo nei tempi più rapidi possibile. Ci auguriamo un Governo con ministri autorevoli, competenti e inappuntabili”, ha spiegato Bonomi.

“Nessuno oggi può fare previsioni realistiche sulla crescita e sugli effetti del rialzo dei prezzi dopo la scelta scellerata dei russi. Serve da parte del Governo una generale vasta convergenza sulle scelte – ha detto il numero uno di Confindustria -, anche con le forze di opposizione. C’è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica”.

“Sull’energia serve una Europa che condivida gli sforzi. Non si può essere uniti sulle sanzioni e poi sull’energia divisi lasciando che ogni Paese si muova autonomamente. Sull’energia l’Italia non può farcela da sola”, ha detto il presidente di Confindustria.

Bocciato già il programma del centrodestra

Ancora prima di insediarsi il nuovo governo, viene bocciato il programma del centrodestra. “Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax sull’Irpef che dimentichino Irap e Ires – ha detto il presidente di Confindustria -, non possiamo permetterci nuove misure di prepensionamento che continuino a gravare sul bilancio dell’Inps rispetto ai contributi raccolti. Non vogliamo negare ai partiti il loro legittimo desiderio di perseguire quanto promesso agli elettori, ma oggi energia e finanza pubblica sono fronti di emergenza che non tollerano follie”.

 

Leggi anche: Caro bollette, proseguono le proteste nelle piazze: da Nord a Sud i manifestanti scendono in strada