Dopo Biden pure la von der Leyen ci mette il guinzaglio

Von der Leyen: "Vedremo il risultato del voto in Italia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti"

“Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”. Sono queste le parole della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, pronunciate ieri, a margine di un dibattito a Princeton, e riportate dal Corriere, che stanno infiammando le ultime ore di campagna elettorale.

Von der Leyen: “Vedremo il risultato del voto in Italia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti”

Von der Leyen ha sottolineato che “la democrazia ha bisogno di ognuno di noi, è un lavoro costante, non è mai al sicuro”. Parlando delle misure a disposizione dell’Europa per tutelare lo stato di diritto ha citato i casi di Polonia e Ungheria, dove si sono verificati problemi con “l’indipendenza della magistratura” e sulla “corruzione”.

Sul possibile risultato elettorale in Italia la presidente della Commissione Ue ha aggiunto: “Il mio approccio è che noi lavoriamo con qualunque governo democratico che è disposto a lavorare con noi. È interessante vedere la dinamica dei lavori del Consiglio Europeo, non c’è solo un Paese che arriva e dice ‘voglio, voglio, voglio’, ma all’improvviso sei nel Consiglio e realizzi che il tuo futuro, e il tuo benessere, dipende anche dagli altri 26 Stati membri”.

“So che a volte siamo lenti e che parliamo molto – ha proseguito von der Leyen -, ma anche questo è il bello della democrazia. Dunque vedremo come vanno queste elezioni: anche le persone, a cui i governi devono rispondere, giocano un ruolo importante”.

Salvini: “Un tono minaccioso è inaccettabile per una democrazia”

“Un tono minaccioso è inaccettabile per una democrazia” ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini. “Questa signora – ha aggiunto – rappresenta tutti i cittadini europei, non può permettersi di minacciare, ricattare, influenzare il voto degli italiani che sono liberi. Se in Italia va male abbiamo gli strumenti per intervenire? Suona di minaccia e a casa mia e agli italiani le minacce non piacciono. Si preoccupi di mettere un tetto al prezzo del gas invece di minacciare gli italiani. Sono parole disgustose”.

Tajani: “Siamo europeisti convinti, siamo dalla parte dell’Occidente”

“Siamo europeisti convinti, siamo dalla parte dell’Occidente. lo siamo sempre stati. Abbiamo dimostrato sempre grande serietà, credibilità, affidabilità. Quindi non ci sono problemi, non devono esserci dubbi sulla serietà di un futuro governo di centrodestra”. Ha detto, invece, il vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Non ci sarà da fare alcuna scelta – ha aggiunto -: conoscono me, conoscono bene chi siamo, non credo ci sia da doversi preoccupare in nessuna parte del mondo: né a Bruxelles, né altrove”.

Rampelli: “Consiglio alla presidente Von de Leyen di misurare i toni”

“Consiglio alla presidente Von de Leyen di misurare i toni. È Commissario europeo – ha detto il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia – e rappresenta tutti i cittadini del Continente, non solo quelli del partito e di Enrico Letta. L’Italia è Stato fondatore dell’UE e nessuno, ripeto, nessuno può mettere in discussione il risultato di libere elezioni. Toni minatori e ricattatori li usasse verso i nazistelli e i filo cinesi di casa sua fermo restando che non ci spaventano, mentre è sicuro che mettono in pessima luce chi li pronuncia”.

“Già prese un granchio quando accuso l’Italia di essere lo Stato untore che diffondeva la pandemia. Poi – ha detto ancora l’esponente di FdI – si è oltretutto scoperto che il paziente era in Baviera… chiede scusa, lo faccia anche ora. Se poi il suggeritore di certe improvvide affermazione è il Pd, allora abbiamo validi motivi di considerarlo un traditore della Patria”.

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