Dopo la tromba d’aria Capitale sono saette tra Galletti e Raggi

Tra i due non si sa esattamente chi sia più in difficoltà. Sarà anche per questo che ieri sono volati gli stracci tra il ministro dell’Ambiente, il casiniano Gianluca Galletti, e la sindaca di Roma, la pentastellata Virginia Raggi. Il terreno dello scontro è rappresentato dalle conseguenze della tromba d’aria che ha funestato Roma e il litorale, causando due vittime. Il primo ad andare all’attacco è stato Galletti, che nel commentare la difficile tenuta dell’equilibrio idrogeologico in Italia, storico problema del Belpaese, non ha lesinato una stoccata “d’attualità” alla prima cittadina a 5 Stelle. “è chiaro che noi andremo avanti con gli interventi contro il dissesto idrogeologico”, ha spiegato il ministro Udc, “ma è importante anche la manutenzione a livello locale del territorio. Domenica abbiamo avuto il tipico caso: sono venuti giù gli alberi, abbiamo avuto una parte di Roma che si è allagata”.

L’ACCUSA
E questo, per il ministro, “non è dovuto a mancati interventi per il dissesto ma ad una mancata manutenzione della città”. Naturalmente non si è fatta attendere la replica dei vertici del Campidoglio. “Abbiamo scoperto che era un esperto di economia oltre che di ambiente, ora anche di protezione civile”, ha esordito a proposito di Galletti il vicesindaco Daniele Frongia. Comunque, ha concluso l’esponente a 5 Stelle, “concordiamo con lui, negli ultimi 20 anni la manutenzione del verde è stata sottovalutata”. Certo è che è sembrata una polemica tra “annaspanti”. Da una parte Galletti, che giusto qualche mese fa si è fatto bocciare dalla Corte dei conti una sessantina di nomine effettuate per le commissioni di valutazione di impatto ambientale, con tutta una serie di ritardi che ora il ministero sarà costretto a scontare. Dall’altra la Raggi, i cui primi mesi di governo cittadino sono stati caratterizzati da gaffe e scivoloni variegati, pur non potendo trascurare il pesantissimo fardello ereditato dalla sindaca.

LA SOLITA USCITA
Tra l’altro ieri a dare addosso alla prima cittadina è stato anche il Codacons, che non si lascia sfuggire nemmeno un argomento tra quelli a più alto potenziale polemico. L’associazione dei consumatori ha chiesto spiegazioni al Campidoglio. “Vogliamo che la sindaca Raggi pubblichi sul sito web del Comune tutti gli interventi eseguiti negli ultimi mesi a Roma sul fronte della manutenzione di strade, marciapiedi, tombini, caditoie, alberi e piante, e le relative spese sostenute dall’amministrazione”. Insomma, come al solito i toni si sono accesi tra accuse e controaccuse, in quello che è sembrato un classico canovaccio all’italiana. Nel frattempo le procure di Roma e di Civitavecchia hanno aperto fascicoli processuali sulle conseguenze della tromba d’aria. E il sindaco di Ladispoli, Crescenzio Paliotta, ha chiesto lo stato di calamità. Istanza che ha trovato la condivisione del Governatore Nicola Zingaretti.