Dopodomani Meloni in Usa a rapporto da Biden

La nota della Casa Bianca: Biden riceverà il primo ministro Giorgia Meloni "per riaffermare la forte relazione tra Stati Uniti e Italia".

Dopodomani Meloni in Usa a rapporto da Biden

Dopodomani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrerà finalmente il presidente Usa Joe Biden, 278 giorni dopo il suo insediamento. Sull’invito di Meloni alla Casa Bianca hanno lavorato a lungo dalle parti del governo in questi mesi, l’incontro è utile per ingrassare la narrazione dell’Italia protagonista nello scenario mondiale e serve per affrancare la presidente del Consiglio dalle sue discutibili amicizie in Unione Europea.

Nel bagaglio Meloni porterà anche la sovraesposizione – inutile e dannosa – nell’ultima campagna elettorale spagnola, con gli amici di Vox che sono usciti sensibilmente ridimensionati dalle urne. È il metodo Meloni: patriota con i patrioti, europeista con von der Leyen e ora iperatlantista – vedrete – con Biden.

La nota della Casa Bianca: Biden riceverà il primo ministro Giorgia Meloni “per riaffermare la forte relazione tra Stati Uniti e Italia”

Nella nota della Casa Bianca si legge che Biden “riceverà alla Casa Bianca il primo ministro Giorgia Meloni per riaffermare la forte relazione tra Stati Uniti e Italia”, i due “discuteranno i nostri comuni interessi strategici, incluso l’impegno condiviso nel continuare a sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione della Russia, gli sviluppi in Nord Africa e una più stretta coordinazione transatlantica riguardo la Repubblica Popolare cinese”.

Sul tavolo c’è anche la decisione del governo italiano di rescindere l’accordo con la Cina sulla Via della Seta

Sul tavolo c’è infatti la decisione del governo italiano di rescindere l’accordo con la Cina sulla Via della Seta. A oggi non si sa come l’Italia abbia intenzione di disattendere un accordo che Pechino ritiene vitale. Il rischio reale di una ritorsione della Cina (anche perché sia di monito nei confronti degli altri riottosi) potrebbe spingere la presidente del Consiglio a cercare protezione dagli Usa. Dopo l’appoggio in Ucraina la decisione sulla Via della Seta sancirebbe un’ulteriore scelta atlantista del governo.

I due leader discuteranno anche di Ucraina

Anche di Ucraina discuteranno Meloni e Biden confermando “l’impegno condiviso a continuare a sostenerla, a fronte dell’aggressione della Russia”. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre ha specificato che si discuterà degli “sviluppi in Nord Africa e un più stretto coordinamento transatlantico per quanto riguarda la Repubblica popolare cinese” oltre al rafforzamento della collaborazione tra Usa e Italia nel settore spaziale, un ambito in cui le relazioni ti tra i due Paesi sono considerate sempre più promettenti.

Il viaggio negli Usa serve a Meloni anche per continuare a tenere sospese le tante questioni interne

Ma il viaggio negli Usa serve a Giorgia Meloni anche per continuare a tenere sospese le tante questioni interne. Da un paio di giorni nei palazzi romani circola con una certa insistenza l’ipotesi di un possibile rimpasto tra i ministri se le situazioni della ministra al Turismo Daniela Santanchè e il caso Ignazio La Russa (con il figlio indagato dalla Procura ma già assolto dal padre) dovessero ingrossarsi. La questione è rilevante anche all’interno del partito, Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che difficilmente potrebbe rischiare di aprire altre diatribe che si aggiungono a quella già in corso con il leader romano Fabio Rampelli.

Meloni sa bene anche che non potrà prolungare troppo a lungo un vero confronto sul Pnrr, con la terza rata ottenuta (ma arriverà a dicembre) solo dopo aver riconosciuto il fallimento di alcuni obiettivi. A questo si aggiunge l’imbarazzo non ancora sopito tra governo e magistratura dopo le infelici uscite del ministro della Giustizia Nordio, oltre agli imbarazzi provocati dal ministro alla Cultura Sangiuliano.

Più dietro, nell’ombra, i suoi alleati Salvini e Tajani si godono il logoramento dell’alleata nella speranza di acquisire maggiore peso nella compagine governativa mentre metà polo del cosiddetto Terzo polo ha ormai lanciato l’arrembaggio a Forza Italia orfana di Silvio Berlusconi. Dal viaggio a Washington Giorgia Meloni tornerà con una bella foto ma i casi aperti saranno ancora tutti lì.