Draghi contro lo scostamento. Spalleggiato da FdI

Il premier Mario Draghi non ha alcuna intenzione di procedere a un nuovo scostamento di bilancio.

Che sia il maggior partito di opposizione ad offrire la sponda più forte al Governo è quantomeno singolare. Ma è quello che di fatto sta accadendo. Il premier Mario Draghi è alla ricerca matta e disperata di risorse per finanziare nuove misure contro il caro-energia a sostegno di famiglie e imprese. Ma non ha alcuna intenzione di procedere a un nuovo scostamento di bilancio.

Tremonti: “Lo scostamento con l’inflazione e la speculazione in netta ripresa sarebbe una misura molto rischiosa”

Ebbene, in questa sua fiera resistenza ha un alleato inaspettato, ovvero Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni non fa che ripetere che agire in deficit è sbagliato per una nazione già fortemente indebitata come la nostra. “Lo scostamento con l’inflazione e la speculazione in netta ripresa sarebbe una misura molto rischiosa”, ha detto l’ex ministro dei governi Berlusconi e candidato con FdI, Giulio Tremonti.

Non la pensa affatto così il suo principale alleato. Secondo la Lega occorre immediatamente uno scostamento da 30 miliardi per evitare di doverne mettere 100 tra qualche mese per pagare cassa integrazione e disoccupazione. A metà strada tra i due c’è Forza Italia che preferirebbe non fare altro debito ma che, come ultima spiaggia, non esclude di dovervi fare ricorso. Idem l’alleato Maurizio Lupi che suggerisce di usare i fondi europei già a disposizione “ma se non sarà possibile – dice – si faccia anche lo scostamento di bilancio”.

In una sorta di mondo rovesciato, a sorpresa un draghiano di ferro, come Carlo Calenda, non condivide le volontà del suo profeta. “Io sono per il whatever it takes su energia, anche con uno scostamento di bilancio. Non intervenire oggi costerà molto di più domani in Pil e occupazione”, dice il leader di Azione. Come al solito in una sorta di limbo è il Pd.

Lo scostamento di bilancio, ha evidenziato Enrico Letta, “è l’intervento di ultima risorsa che non si può completamente escludere ma certo non è la via maestra”. Assolutamente favorevoli ad intervenire sul modello Covid, a favore di imprese e famiglie, con lo scostamento è il Movimento Cinque Stelle. Che ha ben chiaro come reperire le risorse per finanziare le nuove misure contro il caro-energia.

“La tassazione degli extraprofitti è la via maestra, va fatta bene. Quella norma va riscritta, i 9 miliardi non sono arrivati. Va inoltre estesa la tassazione ad altri comparti dove si sono accumulate speculazioni, in particolare il comparto assicurativo e farmaceutico. E poi dobbiamo assolutamente ipotizzare un ragionevole scostamento di bilancio”, dice il leader dei pentastellati Giuseppe Conte. E, guarda caso, all’opposto la pensa l’ex pentastellato, Luigi Di Maio.

“Se per fare gli scostamenti di bilancio poi i cittadini devono pagare il doppio degli interessi sui mutui e sui prestiti e non abbiamo risolto niente, abbiamo generato solo più problemi alle famiglie”, dice il ministro degli Esteri.