Draghi svela il suo futuro. Anche l’ipotesi del Quirinale non è più un tabù. “Il lavoro può continuare indipendentemente da chi governa. Sono al servizio delle istituzioni”

Il premier Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa di fine anno, ha lasciato aperta ogni ipotesi sul suo futuro.

Draghi svela il suo futuro. Anche l’ipotesi del Quirinale non è più un tabù. “Il lavoro può continuare indipendentemente da chi governa. Sono al servizio delle istituzioni”

“Io non ho particolari aspirazioni. Sono un uomo, se volete un nonno al servizio delle istituzioni. La responsabilità delle decisioni è interamente nelle mani delle forze politiche e non degli individui”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa di fine anno (qui il video) di fatto lasciando aperta ogni ipotesi sul suo futuro. “Il mio destino personale – ha precisato l’ex presidente della Bce – non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro”.

Sull’eventuale proseguimento della legislatura per un altro anno, il premier ha affermato che “l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile”. “Il governo è nato chiamato dal presidente della Repubblica, ha fatto tanto di quello che era chiamato a fare, fondamentale è stato il sostegno delle forze politiche ed è quello che conta”.

“Io non immagino il mio futuro all’interno o all’esterno delle Istituzioni. L’ho detto una volta rispondendo ad una domanda fatta da alcuni ragazzini al punto luce di Torre Maura: l’importante è vivere il presente e farlo al meglio possibile. Forse sbaglio, ma i motivi del successo del governo, per me sicuramente ma credo anche per altri ministri, è che ha lavorato sul presente senza chiedersi cosa c’è nel futuro, cosa c’è per me nel futuro”.

Per quanto riguarda il Pnrr “abbiamo raggiunto tutti i 51 obiettivi che avevamo concordato con la Commissione. L’Italia, le Regioni, i Comuni, il governo si muovono con determinazione e forza – ha spiegato -. E importante stare all’erta perché il processo è lungo e complesso, ma c’è da essere soddisfatti per quanto fatto e non c’è ragione di temere che non si possa fare bene anche in futuro. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui, indipendentemente da chi ci sarà”.

“E’ essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, dell’attuazione Pnrr, è necessario che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. Per Draghi “l’arrivo della variante Omicron ha aperto una nuova fase della pandemia, domani si terrà una cabina di regia per capire il da farsi. I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus”.

“Le mascherine oggi sono previste all’aperto nel caso di grandi assembramenti, non è esclusa l’applicazione dei tamponi perché nel green pass c’è un periodo in cui la protezione delle due dosi decresce e in quel periodo può essere utile farli”, ha sottolineato ancora Draghi.

“Non ci sono ancora nuove proiezioni. Credo – ha detto ancora il premier – sia normale chiedersi se la pandemia continua a diffondersi potrà avere un impatto sulle previsioni di crescita per il 2022, finora non vediamo nulla per l’Italia, lo vediamo ad esempio in Germania. Molto dipende dal contenimento della pandemia e per questo occorre prendere tutte le precauzioni possibile”.

“A Mattarella deve essere dato un messaggio di affetto, questo credo sia quello che provano gli italiani. Ha svolto splendidamente il suo ruolo con dolcezza e fermezza, ha attraversato momenti difficilissimi del suo settennato, ha scelto con saggezza. È l’esempio e il modello di Presidente della Repubblica”, ha poi sottolineato il premier.

Sul fronte europeo il presidente del Consiglio ha spiegato: “La mia visione critica delle regole del Patto di stabilità come erano prima è nota. Oggi è cambiato molto il quadro internazionale. L’Italia è in una buona posizione per far sentire la propria voce. La discussione è appena iniziata, andrà avanti per tutto il 2022. Occorre arrivare a un consenso, ed è importante che il consenso arrivi presto nel 2022, perché la sospensione del patto finisce nel 2023”.

https://youtu.be/T1Xca4sxAgc