Per Draghi l’Italia non è come dovrebbe essere. Il Covid ha acuito le divisioni. “Solo una società inclusiva è resiliente”

Per il premier Mario Draghi le politiche nazionali non bastano ma l'Italia con il Recovery plan "sta cercando di cambiare questa condizione”.

Per Draghi l’Italia non è come dovrebbe essere. Il Covid ha acuito le divisioni. “Solo una società inclusiva è resiliente”

“Già prima della pandemia la nostra società e il mercato del lavoro presentavano delle spaccature profonde, le diseguaglianze di genere e territoriali a livello regionale c’erano già. Il livello di disoccupazione in Italia era preoccupante già prima dell’emergenza Covid, con un divario del doppio rispetto ai dati dell’Europa. L’Italia non è come dovrebbe essere”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo al Porto Social Summit.

“Il Covid – ha aggiunto il premier Draghi – ha acuito divisioni che hanno radici culturali e storiche di lungo tempo nel nostro paese, il prezzo più alto lo stanno pagando le donne e i giovani. Molti paesi hanno in comune un duplice mercato del lavoro, fonte di diseguaglianze profonde. L’Italia con il Recovery sta cercando di cambiare questa condizione”.

“Sei miliardi sono destinati alle politiche attive del lavoro – ha ricordato ancora Draghi parlando del Recovery plan -, a programmi di formazione per chi deve cambiare lavoro o è alla ricerca del primo; 5,4 miliardi per gli asili nido, ma ci saranno anche misure contro la povertà dei bambini e risorse per gli anziani; inoltre 14 miliardi saranno destinati alle infrastrutture di trasporti nel sud. Tutto il Recovery ha una clausola di condizionalità volta a incoraggiare le aziende ad assumere donne e giovani”.

“Saremo più inclusivi perché è solo una società inclusiva è resiliente. Le politiche nazionali non bastano, dobbiamo fare passo ulteriore, dobbiamo un monitoraggio continuo”, ha detto il presidente del Consiglio Draghi. Nel Pnrr, ha ricordato ancora, “4,6 miliardi di euro sono destinati ad accrescere il numero di asili nido e di scuole materne, alleviando il carico delle madri lavoratrici. Sono previste anche misure di lotta alla povertà infantile”.

“L’Italia sostiene il progetto di proposta della Commissione Ue di Garanzia europea per l’infanzia – ha ricordato ancora Draghi -, nonché i principi contenuti nell’agenda relativi all’assistenza di lungo termine e alle pari opportunità di genere. Oltre 14 miliardi di euro sono previsti per le infrastrutture di trasporto al Sud, per aumentare la produttività e l’accesso al mercato per imprese e lavoratori”.