Il ragionier Durigon, santo protettore degli evasori. Ora la Lega vuole cancellare automaticamente i debiti con il Fisco dopo 6/7 anni

Il sottosegretario della Lega, Claudio Durigon, vuole fare un regolo agli evasori cancellando automaticamente i debiti con il Fisco.

Il ragionier Durigon, santo protettore degli evasori. Ora la Lega vuole cancellare automaticamente i debiti con il Fisco dopo 6/7 anni

Il florido Claudio Durigon (nella foto a sx con Salvini), sottosegretario all’Economia, ne ha sparata un’altra delle sue: “La cancellazione degli atti fiscali dopo 6-7 anni deve diventare automatica”. Bene, bravo, bis, anzi “per sempre”. In pratica il florido Durigon ci sta comunicando che i cittadini devono evadere sistematicamente le tasse perché intanto dopo un po’ di tempo lui vorrebbe cancellare gli atti in “automatico” alla faccia di quelli che le tasse le pagano sempre fino all’ultimo centesimo e magari mettono pure i bolli da due euro sulle fatture.

In questo modo ci sarebbero i cittadini “scemi” che pagano sempre i tributi e quelli “furbi” come vorrebbe Durigon che evidentemente sta rivolgendosi al suo elettorato, invece non li pagano, come dire, per default intanto un condono arriva sempre. Ecco questo è il modello che Salvini propone agli italiani: siate imbroglioni, truffate lo Stato, non pagate le tasse che poi intanto noi ve lo condoniamo. Noi vi proteggiamo, noi vi vogliamo un mare (verde fondo di bottiglia) di bene. Salvini domenica ha così sproloquiato: “Hanno gridato al condono per lo stralcio di alcuni milioni di cartelle esattoriali di 10, 15 anni fa che in un Paese normale sarebbero già state stralciate”.

ONESTI E MAZZIATI. Capito? In un Paese normale, secondo il duo Salvini-Durigon, le cartelle esattoriali sarebbero state stralciate. Questa la “filosofia” della Lega-pensiero che si riassume nel mantra: “Le tasse le pagano solo gli stupidi. I fighi, come noi, non le pagano per principio intanto poi ci facciamo il condono. Peccato poi che questi soggetti, come il florido Durigon, siano i primi ad usufruire dei servizi pubblici pagati con le tasse degli altri, cioè quelli che lui considera fessi o depravati perché fanno semplicemente il loro dovere fiscale.

Sentire questi discorsi è avvilente e soprattutto poco educativo. Perché, ci scommettiamo, leggendo quanto ci dice l’ameno Durigon vuoi vedere che qualcuno anche tra i “fessi” comincia a non pagarle davvero più le tasse? E senza le tasse dei “fessi” come farebbe Durigon a papparsi il lautissimo stipendione? Forse non è quindi un messaggio corretto né giusto quello che i furbacchioni in camicia verde (fondo di bottiglia) stanno trasmettendo ad una opinione pubblica sempre più invelenita.