È già psicosi da effetti collaterali. Ma ai vaccini non c’è alternativa. Statisticamente gli eventi avversi fanno parte del gioco. Però vanno studiate le correlazioni per chiarirne le cause

È già psicosi da effetti collaterali. Ma ai vaccini non c’è alternativa. Statisticamente gli eventi avversi fanno parte del gioco. Però vanno studiate le correlazioni per chiarirne le cause

Come prevedibile, si incominciano a mostrare “effetti avversi”, cioè letali, dopo la somministrazione su larga scala dei vaccini, in particolare AstraZeneca, che è il più diffuso di tutti. Iniziamo dalla cronaca. La Danimarca lo sospende per 14 giorni, Islanda e Norvegia fino a “nuovo avviso”. Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia sospendono la somministrazione del vaccino della ditta anglo-svedese provenienti dal lotto ABV5300. In Italia si sono verificati tre sospetti casi avversi in agenti delle forze dell’ordine e un militare dopo l’inoculazione di vaccini provenienti dal lotto ABV2856. L’Ema ha dichiarato che “le informazioni disponibili finora indicano che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nel resto della popolazione.

LA SITUAZIONE. Al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici tra quasi 5 milioni di persone vaccinate con il vaccino AstraZeneca nello Spazio economico europeo”. Ed ancora: “Attualmente non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino. La posizione del comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici”.

La situazione è quindi di una certa allerta, ma con l’Agenzia europea del Farmaco che nega, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, la correlazione. Da parte sua AstraZeneca ribadisce che “la sicurezza del vaccino” contro Covid-19 “è stata ampiamente studiata nei trial clinici di fase 3 e i dati sottoposti a peer-review confermano che il vaccino è generalmente ben tollerato”. In Italia la Toscana ha bloccato a scopo cautelativo l’utilizzo di quel lotto: “La Toscana ha già provveduto a sospendere l’utilizzo del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca come da indicazione precauzionale di Aifa, che ne ha vietato l’utilizzo sul territorio nazionale, dopo la segnalazione di alcuni presunti”.

GLI INTERROGATIVI. Ma ora che accadrà? Quali saranno le conseguenze sui piani vaccinali europei? Intanto c’è da dire, dal punto di vista strettamente scientifico, che eseguendo un gran numero di vaccinazioni, statisticamente si mostrano tutti gli eventi avversi previsti dai trial durante la fase di test, come l’Ema ha appunto dichiarato. Occorre tuttavia indagare ulteriormente sulle possibili correlazioni che si sono verificate. In ogni caso gli aspetti positivi della vaccinazione di massa superano comunque i possibili casi avversi e pur tenendo molto alta la guardia occorre continuare la vaccinazione proprio facendo un bilancio costi/benefici.

La vaccinazione di massa è l’unica vera arma a disposizione che abbiamo contro la pandemia e va data ad essa ogni priorità. Discorso diverso è sull’efficacia dei diversi vaccini prodotti. La copertura di AstraZeneca è buona, ma quella dei vaccini Usa Pfizer e Moderna è superiore e su questi occorrerebbe puntare, ma purtroppo ci sono pochissime disponibilità che vengono impiegate per i soggetti anziani. Poi c’è il vaccino russo Sputnik di buona efficacia e oltretutto ingegnerizzato in maniera molto intelligente con due virus vettori. Il problema è quello della produzione che potrebbe essere risolto producendo direttamente dove si consuma, come farà l’Italia.

Un terzo punto da tenere bene in mente è l’opinione pubblica che annovera grandi riserve di “no vax” che non aspettano altro che notizie di questo tipo per scatenare sui social fake news di tutti i tipi in cui riversano la loro ignoranza scientifica e il loro pericolosissimo “populismo sanitario” che – come visto negli Usa di Trump – diviene poi populismo politico vero e proprio. E un diffondersi della sfiducia globalizzata sull’utilizzo dei vaccini sarebbe il più grande alleato di Covid -19, messo già in difficoltà dall’offensiva vaccinale mondiale.

Per questo occorre che i media prestino la massima attenzione alla divulgazione di notizie che possano comunicare l’idea di una pericolosità dei vaccini, perché sarebbero inevitabilmente strumentalizzate. Ovviamente, come detto, nel contempo è necessario verificare con la massima attenzione possibile gli eventuali effetti di pericolosità intervenendo celermente qualora si manifestassero correlazioni scientificamente provate (ora non lo sono).