Doccia fredda per Matteo Renzi (nella foto) nell’inchiesta sulla fondazione Open. La Procura di Firenze ha deciso che le indagini sulla cassaforte del giglio magico negli anni della scalata di Renzi a Palazzo Chigi, rimarranno nella città toscana. Respinta, quindi, l’eccezione di competenza territoriale che era stata presentata dai legali dell’ex premier che puntavano a trasferire l’intera partita a Roma o, in subordine, a Velletri o Pistoia. Una richiesta che i difensori avevano motivato in quanto il primo degli episodi contestati e su cui si basa il presunto finanziamento illecito ai partiti contestato a Renzi e agli altri indagati, tra cui gli ex ministri Maria Elena Boschi e Luca Lotti, ossia il versamento da parte della British american tobacco, si sarebbe consumato a Roma.
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