Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto sulle carceri e al disegno di legge sul processo civile. Ne ha fornito conferma il ministro per gli Affari Regionali Graziano Delrio lasciando palazzo Chigi. Le misure contenute nel dl carceri hanno l’obiettivo di alleggerire il sovraffollamento, riducendo i flussi in entrata e in uscita dalle carceri, e di migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Braccialetto elettronico per chi è ai domiciliari, introduzione della fattispecie di «piccolo spaccio di stupefacenti», ampliamento a 75 giorni, dagli attuali 45, di liberazione anticipata ogni 6 mesi. Il provvedimento potrebbe produrre, secondo le prime stime del ministero, 3mila detenuti in meno, che aggiunti ai 4mila usciti in virtù del precedenti misure svuota-carceri salgono a 7mila.
Si tratta della “prima importante risposta alla lettera del capo dello Stato al Parlamento”, ha detto il premier Enrico Letta al termine del Cdm, sottolineando che con i provvedimenti approvati “il governo, con un duplice intervento, dà risposte alla terribile situazione del sovraffollamento delle carceri senza che questo abbia elementi di pericolosità per i cittadini e realizza un intervento che serve a accelerare la giustizia civile e il processo civile”.
Il pacchetto sulla giustizia civile, invece, serve a “smaltire l’arretrato, a rendere più veloce il processo civile: sono materie fondamentali per il nostro paese”. “L’uso del braccialetto elettronico sarà facilitato ma usato solo nei casi di detenzione domiciliare”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, nella conferenza stampa dopo il Cdm.”