L'Editoriale

Alla Papessa manca solo Radio Maria

Ieri la Meloni tutta di bianco sembrava la Papessa, e dopo pochi mesi servita e riverita a Palazzo Chigi è possibile che ci si senta anche.

Alla Papessa manca solo Radio Maria

Elly Schlein ha incontrato la Meloni solo una volta, e non devono essersi capite bene sull’armocromista, visto come s’è presentata ieri la premier dal Papa. Giorgia nostra vestita tutta di bianco sembrava la Papessa, e dopo pochi mesi servita e riverita a Palazzo Chigi è possibile che ci si senta anche.

Già vuole cambiare la Costituzione per prendersi più poteri, e non è detto che poi possa aspirare al soglio di Pietro. Di miracoli, d’altra parte, ne ha fatti, a cominciare dal far diventare ministro il cognato Lollobrigida, un signore che continua a dividere l’umanità in razze, inventandosi quella italiana. In tale delirio di onnipotenza, il capo del Governo si è convinta di poter disporre di ogni potere, anche abusandone, per forgiare il Paese a un solo credo: il suo.

Per questo non le basta occupare ogni strapuntino dello Stato, ma deve spegnere le voci sempre più rare e silenziate che le si oppongono. Una missione su cui i nuovi vertici Rai si stanno industriando per non deluderla, al punto di ipotizzare la chiusura del principale programma di inchieste giornalistiche: Report.

Ora, d’accordo che in democrazia chi vince le elezioni comanda e chi le perde fa opposizione, ma qui si sta andando ben oltre l’editto bulgaro di Berlusconi, in tv come su tutto il resto. Così cominciano i regimi. Anche gettando un osso alle minoranze parlamentari, invitandole a inutili passerelle sulle riforme o lasciandole qualche programmino televisivo di nicchia, mentre il governo controlla tutto. E non è detto che la Papessa non voglia pure Radio Maria.