Non ci faremo chiudere in casa, ha detto Matteo Renzi spiegando la sua presenza alla prima della Scala. Certo così è fin troppo facile mostrare di non aver paura di quel terrorismo che colpisce i luoghi della quotidianità, della musica, della vita di tutti i giorni. Esattamente quello che non è una prima della Scala blindata per di più da 750 uomini delle forze dell’ordine. Ed esattamente quello che ci attende oggi, con l’apertura della Porta Santa che lancia nel vivo il Giubileo. I controlli previsti sono rigorosissimi e c’è da essere fiduciosi che tengano alla larga il più folle degli assassini. La grande prova però parte da domani, e poi dai giorni a seguire, per un intero anno in cui Roma sarà meta di milioni di pellegrini. L’effetto della strage di Parigi per ora si sente, con meno prenotazioni del previsto. Ma il Giubileo salirà di intensità a Pasqua e con l’avanzare dell’anno l’attrazione sarà fortissima. Se Milano ha retto l’Expo di sei mesi con una montagna di soldi, Roma dovrà fronteggiare un evento di dodici mesi e con appena due soldi. Anche perché non sono pochi gli amministratori che dovranno espiare per bene girandosi le basiliche.
L'Editoriale