Pensavamo di doverci vergognare come italiani per la copertura politica che il nostro governo, limitandosi a frasi di circostanza, continua a dare a quello israeliano guidato dal ricercato internazionale Netanyahu. Ma dovremmo provare la stessa vergogna a maggior ragione come europei, visto che neppure le istituzioni Ue riescono ad andare oltre sterili dichiarazioni di condanna che l’esecutivo sionista di Tel Aviv continua allegramente ad ignorare mentre prosegue, impunemente, nella sua operazione di macelleria palestinese.
Ieri, uno dei tanti portavoce della Commissione Ue, ha ritrovato la voce per informarci che “l’uccisione di cinque giornalisti, quattro operatori sanitari e diversi civili”, a Gaza “è del tutto inaccettabile”. Ma va? Di sanzioni e iniziative diplomatiche, però, neppure a parlarne. “Ribadiamo la richiesta a Israele di rispettare il diritto internazionale umanitario e di garantire che questi attacchi siano indagati – ha aggiunto il funzionario di Bruxelles – e prendiamo atto delle dichiarazioni delle autorità israeliane secondo cui verrà condotta un’indagine approfondita”.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere, davanti alla pochezza di un’Unione europea che condanna senza agire, dichiarandosi perfino soddisfatta di un governo, quello israeliano, che promette di indagare su un crimine di cui, incidentalmente, sarebbe autore o per lo meno mandante. Avanti così, facciamoci del male.